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Attualità | 25 novembre 2022, 07:14

Punto Nascite, Nico Zanchi (Cisl Fp): "Devono restare entrambi, a Imperia e Sanremo" (videointervista)

"Lo prevede l'accordo Stato-Regioni, la morfologia del territorio lo richiede. Diciamo no al 'mercatenggiamento' politico. La carenza degli specialisti è una problematica enorme", dice il sindacalista

Punto Nascite, Nico Zanchi (Cisl Fp): "Devono restare entrambi, a Imperia e Sanremo" (videointervista)

"Sulla problematica dei punti nascita è necessario fare chiarezza", a dirlo è il segretario territoriale della Cisl Fp Nico Zanchi.  "Ad oggi -dice Zanchi -   sulla carta i punti nascita della provincia di Imperia sono due, uno situato nel presidio di  Sanremo e l’altro nel presidio di Imperia. La normativa vigente e precisamente l'Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che i  punti nascita abbiano  almeno 1000 nascite all’ anno, ma con eccezioni con punti nascita con almeno 500 nascite l'anno, sulla base di motivate valutazioni legate a specifiche condizioni geografiche. Per via della morfologia del territorio della provincia di Imperia, la Regione Liguria  ha sempre garantito  la presenza dei due punti nascita con questo tipo di organizzazione". 

"In seguito all’emergenza Covid, nel febbraio del 2020 i reparti di ostetricia e ginecologia  e di pediatria vennero unificati nel presidio di Imperia, alla luce  dell’ organizzazione delle strutture che prevedeva l’ospedale di Sanremo come presidio Covid. Nei mesi successivi con fondi già decisi e stanziati precedentemente, si è potuto  iniziare i lavori di ammodernamento e ristrutturazione dei locali dei reparti di pediatria e di ostetricia del presidio di Sanremo, con fine lavori  previsti per il mese di marzo 2023 e il ripristino della situazione precedente".

"Ora è giusto fare una considerazione: cosa è cambiato visto che la Regione avrebbe l’ intenzione di unificare i punti nascita? Dal punto di vista delle infrastrutture si può dire tranquillamente che la situazione non solo non è cambiata ma è addirittura peggiorata. Da qui si deduce che  le eccezioni previste dall’ Accordo Stato Regioni sarebbero ancora  valide".  

"La novità è  una carenza molto importante sopratutto di ginecologi, che l’Asl1 ad oggi sta sopperendo con le prestazioni da parte di una cooperativa. Recentemente per via dello scorrimento della graduatoria in vigore si sta invece procedendo ad assumere nuove ostetriche. Quella della carenza degli specialisti  è una  problematica enorme presente anche in tante altre realtà  e in altre specializzazioni, e pesa sicuramente  sulla  dichiarazione  del neo Assessore Regionale alla Sanità  emersa dai quotidiani".

"Quello che dobbiamo registrare però  è che la carenza nella Asl1 è anche dovuta a numerose dimissioni che hanno di fatto  creato questa problematica, fenomeno che riguarda tante specialità come ad esempio quella  di Pronto soccorso, Psichiatria, Rianimazione... E questo è un problema che deve essere gestito al meglio dalla nuova Amministrazione che dovrà in ogni modo garantire la rete assistenziale, tenendo conto che il personale del comparto medico e non solo, non sceglie volentieri l’ Asl1 Imperiese. Ma sostenere che la provincia di Imperia fino alla realizzazione del nuovo ospedale in Arma di Taggia debba avere un solo punto nascita è per la Cisl Fp Liguria è un enorme sbaglio".

"Se fossimo in pianura, se avessimo infrastrutture stradali adeguate, si parlerebbe serenamente di un punto nascite unico, in conformità alla  normativa vigente e sarebbe più che normale che la sede fosse baricentrica. Ma la nostra terra così non è, e la Regione non può non tenerne conto".

"Inoltre, nei presidi ospedalieri della provincia sono stati  fatti investimenti importanti su queste strutture nel giro di 5 anni, prima sul punto nascite di Imperia e poi su quello di Sanremo  e sarebbe veramente una vergogna buttare via i soldi dei contribuenti".

"La sicurezza e l’assistenza sono argomenti seri e la politica deve fare il suo lavoro aprendo tavoli di discussione senza ridurre la questione a guerre tra abitanti di Sanremo contro quelli di Imperia, o ancora peggio come si è letto nei giornali  giustificare il tutto solo perché  Imperia ha preso il reparto  Urologia, e, allora, Sanremo deve prendere il reparto di Ostetricia. Sarebbe il segno di una deriva politica molto più seria di quello che si può immaginare

"In conclusione per la Cisl Fp Liguria, il punto nascite di Sanremo deve riaprire e quello di Imperia deve restare aperto. La popolazione della provincia di Imperia merita di più", conclude Nico Zanchi.           

Diego David

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