Da gennaio sono 183 le donne prese in carico dal Centro Provinciale Antiviolenza imperiese. "Un numero allarmante" - ha detto senza mezzi termini, Roberta Rota, nuova responsabile di questa realtà che aiuta le donne e le famiglie del ponente ligure.
Il convegno
Il dato emerge in questo 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La provincia di Imperia sensibilizzerà il territorio con un convegno organizzato a Ventimiglia: "Ti amo ...da morirmi". Un incontro organizzato dal Centro Provinciale Antiviolenza, al teatro comunale dalle 9 alle 13 e alla sala polifunzionale Sant'Agostino dalle 15 alle 18.
Un bilancio preoccupante
Durante il 2022 si sono rivolte al Centro donne in una fascia d’età tra i 17 e i 69 anni, in maggioranza italiana, quasi il doppio rispetto alle straniere. Viene scattata una fotografia preoccupante sul ponente ligure: il maltrattamento non è solo fisico anzi il più delle volte è psicologico con veri e propri atteggiamenti discriminatori e vessatori.
“È un dato in crescita, in linea con il trend nazionale - commenta la dott.ssa Rota - In provincia di Imperia, leggevo sui giornali, ci sono 90 casi di violenza ogni tre mesi, in linea con la gestione delle nostre chiamate. Le donne che si rivolgono a noi sono soprattutto vittime di abusi di natura psicologica. La vessazione economica è la prima forma di controllo. In alcuni casi è stato registrato anche il sequestro dello stipendio. In questi rapporti malati vengono adottati comportamenti che portano allo svilimento totale della donna”.
Come riconoscere la violenza
Come si manifesta la violenza e qual è l'aspetto più difficile del vostro lavoro? “Oggi la difficoltà maggiore rimane far capire quello che è violenza. - risponde Roberta Rota - Molto spesso la donna che viene da noi è mossa da una emozione ma non è consapevole del suo vissuto. È confusa, a volte rende silenti certi aspetti, li giustifica, li rinnega. Ha paura di non essere aiutata e questo è il cammino più faticoso, seguito dal denunciare e dall'andare a processo dove tante volte noi accompagniamo le donne che ce lo chiedono attivandoci per non farle sentire sole".
"L’abuso può anche manifestarsi semplicemente non accogliendo in nessuna occasione le richieste della donna ad esempio quando si tratta di educare i figli. - aggiunge - Spesso abbiamo a che fare anche con mariti o compagni che non sono sintonizzati affettivamente o motivazionalmente sulle necessità del proprio partner. Pensiamo alla pratica sempre più diffusa e difficile da riconoscere, del ‘gaslighting’, una manipolazione psicologica dove l'uomo svaluta e critica in modo costante e continuo la donna salvo poi arrivare a un punto in cui il compagno dimostra un finto pentimento, magari la porta fuori a cena per illuderla che vada tutto bene e poi riprende gli stessi atteggiamenti negativi, in un loop senza fine. Si tratta di dinamiche disfunzionali che minano l'immagine che ha la donna di sé e compromettono l’equilibrio familiare. Noi ci offriamo quindi come supporto alle donne ma anche alla coppia, ascoltando le esigenze di entrambi, anche se va detto che molte volte la nostra azione viene vista come una intrusione da chi applica atteggiamenti vessatori sull’altro”.
"Mi avete fatto sentire meno sola"
C’è un episodio che ricorda tra le donne che avete aiutato? “Il peggiore è anche il migliore. - ricorda Roberta Rota - Si è rivolta al Centro una ragazza madre a pochissimi giorni dal parto. Era andata via di casa portando con sé solo la tutina della bimba che sarebbe nata di lì a pochi giorni. Non aveva altro. Ci siamo attivati costruendo una rete di aiuto e supporto intorno a lei. Con l’aiuto del Lions Club Sanremo Matutia abbiamo recuperato tutto quello che poteva servirle, ad esempio una culla, un fasciatoio e i pannolini. Quando le abbiamo consegnato tutto ci ha ringraziati dicendo: ‘...non pensavo, mi avete fatto sentire meno sola’. Ricordo ancora la forte emozione provata nel sentire quelle parole per il bene che avevamo saputo donare a questa giovane madre".
25 Novembre #BastaPaura
Qual è il messaggio di questa Giornata contro la violenza sulle donne? "Non bisogna vergognarsi o avere paura, bisogna chiedere aiuto subito e nessuna sarà più sola. Basta violenza e cerchiamo di capire tutto quello che non è amore. L'amore violento e malato, è un ossimoro. L'amore è amore e la violenza è violenza" - conclude Roberta Rota.
Il Centro Antiviolenza aiuta in diversi modi. Le volontarie sono attive in viale Matteotti a Imperia, a Sanremo in via Peirogallo e Ventimiglia in piazza XX Settembre. Oltre a questo sono sempre attivi anche: un numero verde 800186060 e un chatbot con il progetto 'nonpossoparlare', per tutte le donne in difficoltà. Infine, c'è anche un gruppo di auto mutuo aiuto, le 'Perle Viola' dove le donne si incontrano, confrontano e condividono, crescendo insieme.