Lo stato di degrado in cui si trova attualmente il cantiere dell’ex hotel Impero a Vallecrosia sbarca in consiglio comunale. “Un’interpellanza ai sensi del cantiere dell’ex hotel Impero. Premesso che in via Colonnello Aprosio è presente il cantiere ex Impero di cui l’iter urbanistico era stato sbloccato a dicembre 2012 a seguito di vari incontri tra la scorsa amministrazione e la proprietà, che ha pagato gli oneri urbanistici ben due volte e ha ritirato il permesso di costruire con data ultima di inizio lavori 31 dicembre del 2013. Considerando che nel novembre 2018 si è concluso lo smantellamento della gru che da anni creava un forte disagio e pericolo per i residenti. Preso atto che sempre nel 2018 il sindaco ha dichiarato che la proprietà aveva intenzione di ripresentare il progetto per la terza volta per la riqualificazione dell’ex hotel Impero pagando di nuovo gli oneri di urbanizzazione. Premesso che ad oggi dopo quattro anni la situazione di degrado e di abbandono del cantiere si protrae ed essendo una zona centrale della città non solo crea disagio ai residenti ma è una pessima copertina per la città di Vallecrosia anche sotto il profilo dell’igiene urbano. Si chiede se l’amministrazione è in contatto con la proprietà dell’ex hotel Impero e se è intenzione degli stessi iniziare a concludere i lavori di riqualificazione per ridare finalmente decoro all’area degradata situata nel centro della nostra città. In attesa chiediamo che il sindaco e l’amministrazione intervengano con i proprietari per far chiudere la voragine aperta con materiale idoneo finché lo stesso possa dare segni di pulizia e ordine e garantire l’igiene pubblica a spesa del committente o sostituendosi al committente e rivalendosi del costo sostenuto” - ha detto il consigliere comunale di Vallecrosia Fabio Perri riferendosi all’interpellanza del gruppo consiliare “Voi con noi per Vallecrosia", presentata il 4 novembre, prot. n. 19564, ai sensi del regolamento comunale sul cantiere dell’ex hotel Impero.
Il degrado in cui risulta il cantiere è stato uno dei punti della seduta di lunedì sera. “E’ una situazione vergognosa che continua a esistere, quindi chiedo al sindaco e all’amministrazione di fare quello che a Vallecrosia è già stato fatto una volta e mi riferisco al parcheggio in via San Vincenzo. Tutti ci ricordiamo la voragine che continuava a persistere in quella zona. L’amministrazione di pancia e di petto iniziò e fece i lavori di copertura e di chiusura di quel buco che continuava ad essere una situazione insostenibile dal punto di vista dell’igiene pubblico per poi affidare e rivalersi delle somme pagate dal committente, quindi chiedo, in maniera molto semplice e serena, che l’Amministrazione si impegni a fare la stessa ed identica cosa perché siamo in centro città, perché ci sono attività commerciali, perché è uno degli unici ingressi al nostro lungomare dove si stanno investendo parecchi soldi per fare una bellissima passeggiata a mare ma poi ci ritroviamo a dover entrare passando tramite una realtà che oggi, in una città come Vallecrosia, credo sia vergognoso e insostenibile tenerla in quelle condizioni. La lamentela e la segnalazione arrivano proprio sotto il punto di vista igienico-sanitario perché da quel buco, adesso che inizia a piovere, inizia ad essere un acquitrino e quindi iniziano a formarsi situazioni poco gradevoli” - sottolinea Perri.
“Perché una dinamica di edilizia privata diventa un’interpellanza a cui rispondo quando in realtà semplicemente si va all’ufficio tecnico e si chiede al dirigente: ‘scusa, mi dici a che punto è la pratica?’, però mi sono fatto fare una relazione visto che nei vari accessi probabilmente non gliel’hai chiesto, me lo sono fatto scrivere. L’area dell’ex hotel Impero è stata oggetto di scia presentata in data 29 novembre 2021 da parte della società Impero Srl per la ricostruzione del fabbricato come da precedente permesso di ricostruire del 2012 ad oggi decaduto. A seguito di nuova presentazione della scia l’ufficio con nota protocollo 23107 del 27 dicembre del 2021 ha trasmesso ai tecnici progettisti richiesta di conformazione ai sensi dell’articolo 19 della legge 24190 e successive modificazioni cui si richiedeva documentazione integrativa necessaria ai fini della corretta verifica dei presupposti di legge. A seguito di tale nota la società Impero Srl ha richiesto la proroga di 60 giorni per la produzione delle integrazioni. In data 20 ottobre 2022 l’Impero Srl dichiarando di trovarsi nell’impossibilità di eseguire direttamente i lavori comunicava il raggiungimento di un accordo preliminare con un soggetto partner e attuatore. Con medesima nota l’Impero Srl ha comunicato di provvedere quanto prima possibile alla predisposizione del protocollo d’intesa di tutta la documentazione indicata e a tal fine richiedeva all’ufficio tecnico di confermare la ricevibilità del deposito delle integrazioni da parte del nuovo soggetto attuatore. In data 28 ottobre 2022 l’ufficio urbanistica ha risposto positivamente a tale richiesta considerato che la situazione urbanistica non risulta ad oggi modificata rispetto alla data di presentazione della scia. Inoltre, sempre con nota 20 ottobre del 2022, la società Impero richiedeva di conoscere gli importi a titolo di onere o costi di costruzione che il nuovo soggetto attuatore sarebbe chiamato a corrispondere a cui ha fatto seguito la risposta dell’ufficio urbanistica del 3 novembre 2022” - risponde il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi - ”Mi hanno segnalato che già da dicembre proseguiranno a fare questo atto di compravendita notarile per poi procedere con l’anno nuovo finalmente alla ricostruzione di questo fabbricato. In un rapporto pubblico-privato anche il pubblico nella crescita di una città ha il suo importante ruolo, perché se il privato fa bene il suo dovere, il Comune ne trae benefici. Quella zona lì, per chi ci abita, sicuramente è una zona non soltanto inguardabile ma anche con molte criticità. Nel 2012 in via San Vincenzo con atto coraggioso, visto che c’era pieno di ferri da riempire, chi l’ha riempito? Io quando ero sindaco. In realtà anche in quella circostanza, già nel 2012 avevo a cuore queste situazioni di degrado. Quando siamo entrati in Amministrazione, con la precedente amministrazione per cinque anni avete fatto interpellanze per la gru fissa lì, in tre mesi gliel’ho fatta smontare. Quando un sindaco vuole il bene dei cittadini, già allora, quattro anni fa, uno dei nostri atti per chi abita vicino, abbiamo smontato la gru, non solo. C’era veramente l’acquitrino, un buco pieno d’acqua con dei topi che sembravano pantegane. Cosa ha fatto l’amministrazione del sindaco? Ha riempito quel buco e l’ha bonificato. Nel frattempo è fallita la società proprietaria del podere, a questo punto l'unica era mettere delle ordinanze, che ho fatto, per sollecitare i proprietari visto che nel frattempo era nato un melograno. L’attenzione di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico è nei nostri principi fondamentali. Finalmente il soggetto sta arrivando alla conclusione di questo iter”.
“Non sono qui a dire cosa ha fatto l’amministrazione precedente, sto parlando dell’amministrazione attuale che ha fatto quattro anni di amministrazione. La lettera del funzionario non avevo dubbi che sia precisa, puntuale, ordinata poi però quando iniziano ad esserci tecnicamente parole, tipo scia, siccome non siamo geometri giustamente noi facciamo un ragionamento più semplice, più da cittadino che vive la città. C’è una situazione di degrado che continua a persistere. La mia richiesta dell’interpellanza era solo per capire se il sindaco, come ho ricordato, visto che c’è un precedente, ha fatto nel 2012 perché non rifarlo nella stessa identica situazione, dove c’è un privato, dove dovevano fare dei garage, fatto sta che il buco c’è sempre. La mia era una richiesta semplice dove dico: sindaco ti chiedo quel buco se rimane lì, visto che il buco c’è sempre anche se avete riempito la parte profonda con le pietre. Io non sono qui a contestare ma a chiedere per tutelare un’area visto che si lamentano in tanti. Di fronte ad una lamentela presento una problematica di facile risoluzione, a mio parere, se poi ci aspettiamo che lì a gennaio iniziano a lavorare e crescere, siamo ben contenti. La mia era solo una richiesta per dire che c’è ancora un problema, interveniamo” - replica Perri.
“C’era un ristagno, c’era acqua profonda, e perciò il disagio del ristagno è stato tolto, nel frattempo il privato ha detto che farà l’atto e quindi ci auspichiamo che da gennaio questo cantiere riprenderà per il bene di tutti. Lì non ci vengono dei garage. I garage sono già stati costruiti in fondo a via I Maggio. C’è una convenzione pubblica privata per cui tifiamo per la messa a dimora di questo fabbricato” - conclude il sindaco Biasi.