Attualità - 18 novembre 2022, 12:21

Vallebona, contributi per nuove attività nel centro storico. Grassano: "Abbiamo messo a disposizione 30mila euro per il 2023”

Pubblicato un bando per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati all’apertura di nuove unità locali o riqualificazione delle esistenti nel centro storico

Favorire e migliorare l'attrattività dell'offerta commerciale nel paese. E’ l’intenzione dell'Amministrazione comunale di Vallebona che ha pubblicato un bando per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati all’apertura di nuove attività o riqualificazione delle esistenti nel centro storico.

“L’obiettivo dell’amministrazione comunale è proseguire il percorso di riqualificazione e valorizzazione del centro storico iniziato da diverso tempo e che ha visto nella prima parte attuativa il suo recupero estetico e funzionale. E’ stato importante recuperarlo dal punto di vista architettonico, delle pavimentazioni, delle reti tecnologiche e delle illuminazioni, è anche ben tenuto, però corre il rischio di rimanere una cornice molto bella senza un quadro all’interno e quindi praticamente questo bando cerca di stimolare, perché da solo non è sufficiente, la nascita delle uniche cose che poi possono far rivivere un centro storico, cioè il tessuto economico commerciale- spiega il consigliere comunale Dario Grassano, che si è occupato del progetto - "In questa fase l’attenzione viene focalizzata nel favorire l’apertura di nuove unità commerciali, artigianali e turistico-ricettive attraverso l’erogazione di un contributo".

Nell'ambito delle politiche di promozione, riqualificazione e valorizzazione del centro storico del paese, stante la funzione anche sociale svolta dalle attività commerciali nel contribuire ad animare e rendere vitali i centri urbani, l’Amministrazione Guglielmi intende infatti favorire e migliorare l'attrattività dell'offerta commerciale attraverso specifiche azioni ed interventi diretti a favorire l'apertura di nuove unità locali (commerciali, artigianali e turistico-ricettive) nel centro storico e contribuire altresì alla riduzione dei locali sfitti e/o inutilizzati e alla promozione di opportunità lavorative.

“Le opportunità sono duplici a mio avviso” - fa sapere Grassano “Quando mi sono messo in testa questa cosa chiaramente avevo degli esempi. Ci sono stati esempi soprattutto in Toscana ma anche in Liguria, a Genova, proprio di bandi finalizzati all’apertura di attività nei centri storici. L’obiettivo diventa duplice perché da una parte si può dare l’opportunità a molti proprietari che hanno cantine piuttosto che magazzini, di poterli mettere a reddito perché potrebbe nascere una richiesta, dall’altra chiaramente sviluppare un’apertura di nuovi punti, di un nuovo tessuto economico. Se si uniscono queste due opportunità, cioè chi possiede i locali e chi è intenzionato a farci vivere dentro qualche cosa è chiaro che così si inizia già un pezzo del cammino. L’obiettivo è perciò quello di rianimare il centro storico rendendolo di nuovo vivo, che al momento è completamente scoperto”.

La dotazione finanziaria prevista per tale iniziativa, per l’anno 2023, è pari ad 30mila euro. Il contributo è concesso in regime “de minimis”. A tal fine è stato pubblicato un bando per la concessione di un contributo suddiviso per l’apertura, a partire dalla data di pubblicazione del bando, di nuove iniziative o trasferimento in centro storico di attività esistenti (risorse destinate anno 2023: 17.500,00 euro) per un importo massimo assegnabile pari ad 3.500,00 euro a fondo perduto, per favorire la creazione di una nuova impresa o l’apertura di una nuova unità locale e per progetti di riqualificazione di attività esistenti in centro storico, realizzati successivamente alla data di pubblicazione del bando (risorse destinate anno 2023: 12.500,00 euro) per un importo massimo di 2.500,00 euro a fondo perduto, per favorire la ristrutturazione dei locali, la messa in sicurezza e la creazione di nuovi servizi all’utenza. “Abbiamo messo a disposizione con questo bando 30mila euro per il 2023” - annuncia il consigliere comunale - “Di questi 30mila euro, 17mila e 500 euro andranno all’apertura di nuove iniziative e di nuove attività nel centro storico o se qualcuno ha già un’attività che però la sposta nel centro storico. Invece 12mila e 500 euro sono destinate a chi ha già un’attività all’interno del centro storico e volesse migliorarla, ampliarla, soprattutto per quanto riguarda messe a norma o eventuali abbattimenti di barriere architettoniche. L’obiettivo è avere attività commerciali, artigianali, ristorazione e ospitalità alberghiera (b&b). Quello che non si vuole finanziare, invece, con questo bando sono articoli per soli adulti, articoli mono prezzo, sale giochi, scommesse, betin e compro oro”.

I contributi saranno assegnati ai soggetti, sotto qualsiasi forma giuridica, che decideranno di avviare, trasferire o riqualificare nel centro storico attività commerciale di vendita al dettaglio in sede fissa; attività di somministrazione riconducibile alla tradizione culinaria (agroalimentare) del made in Italy con riferimento alle cucine locali e regionali (ristoranti, pizzerie, osterie, locande con cucina caratteristica); produzioni alimentari tipiche artigianali riconducibili alla tradizione gastronomica e dolciaria italiana (gastronomia, forno, gelateria, pasticceria); produzioni dell’artigianato locale e della tradizione italiana; produzioni/esposizioni artistiche (laboratori, atelier, gallerie d’arte) o attività del settore turistico-ricettivo, per quanto riguarda le attività turistico-ricettive saranno ammesse solo le spese relative alle opere di ristrutturazione, efficientamento energetico, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento alle normative di sicurezza, igienico-sanitarie. Il contributo sarà concesso ai soggetti che avviino o trasferiscano la propria attività in data successiva alla pubblicazione del bando. Il contributo sarà concesso anche agli operatori che svolgono già attività commerciale, artigianale o ricettiva localizzata nell'area del centro storico e che intendano riqualificare l'attività esistente. Sarà ammessa la presentazione di una sola domanda da parte del medesimo soggetto. L'attività ammessa a contributo dovrà essere riconducibile ad un locale caratterizzato da visibilità e/o accesso dalla pubblica via e localizzata nell’area circoscritta che comprende piazza della Libertà, piazza Guglielmo Marconi, piazza Nicola Rossi, piazza XX Settembre, Strada Cabanette, via Ca’ Ruta, via Del Frantoio, via del Municipio, via della Conciliazione, via Francesca Scudier, via Gaeta, via Geova, via Giuseppe Garibaldi, via Giuseppe Guglielmi, via Giuseppe Mazzini, via Roma, via Roma, Vico Forno, Vico Montebello, Vicolo Della Torre e Vicolo Delle Antiche Mura. 

“Chi fosse interessato ha la possibilità presentare un progetto, soprattutto farsi dei preventivi di spesa per capire più o meno di che ordine di grandezza si parla, quindi praticamente ha quattro mesi di tempo. Dopodiché chi fosse interessato ha tempo fino alla fine dell’anno per realizzare il progetto e deve poi aprire e rendicontare entro il 31 dicembre del 2023. Chiaramente chi ottiene il contributo deve tenere aperto per almeno tre anni senza cambiare destinazione d’uso sennò il contributo verrà revocato- sottolinea Grassano - “Oltre al bando ho preparato sia la domanda di accesso al contributo e sia il modo in cui chi dovesse essere beneficiario dovrà rendicontare per poter poi avere l’erogazione vera e propria del contributo. Le domande di concessione del contributo, corredata dalla documentazione, dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 marzo 2023 esclusivamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo comune.vallebona.im@legalmail.it”.

I beneficiari dei contributi assegnati saranno obbligati, pena l'esclusione e la conseguente revoca del contributo concesso, ad avviare l'attività di impresa o a trasferire l'attività entro e non oltre sei mesi a partire dalla data di comunicazione del provvedimento di concessione del contributo. Potranno pervenire eventuali richieste di proroghe dei termini di apertura dei locali, per esigenze straordinarie debitamente motivate, per un periodo non superiore a tre mesi. Dovranno, inoltre, mantenere aperta l'attività all'interno del centro storico per almeno tre anni, pena la revoca del contributo, salvo i casi di subingresso, e, in caso di possesso del titolo di proprietà, non mutare la destinazione d’uso dell’immobile per almeno tre anni. Tutte le informazioni di carattere tecnico si possono trovare sul sito del Comune di Vallebona