Si svolgerà il 30 novembre la conferenza dei servizi 'istruttoria' per discutere in merito alla realizzazione della nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale costiera “intelligente a guida autonoma”.
Si tratta della navetta senza conducente prevista a fianco della pista ciclabile che collegherà Oneglia a Porto Maurizio. La navetta senza conducente è un mezzo di trasporto autonomo e totalmente sostenibile. Il progetto finanziato dal Governo con 5 milioni di euro prevede la realizzazione di un sistema infrastrutturale integrato con la pista ciclabile, utile a ridurre il traffico cittadino, con la previsione di mezzi di trasporto ecosostenibili e a guida autonoma. Nei giorni scorsi è stato depositato il progetto di fattibilità dal quale si evince che la nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale sarà composta da 5 principali elementi: Sistema a guida autonoma, tracciato, Fermate e postazioni di incrocio, piazzali di inversione senso di marcia, area servizi alla mobilità sostenibile. “Per quanto riguarda il sistema di trasporto a guida autonoma, non esiste ad oggi un prodotto standard , è riportato negli atti. I veicoli e gli annessi apparati di ricarica per le batterie, insieme ai canali di comunicazione, ai sistemi di riconoscimento del tracciato e degli ostacoli, all’intelligenza per il controllo della regolarità della marcia e alla localizzazione, sono elementi di un sistema complesso da considerare nella sua totalità. Gli stessi veicoli in quanto tali presentano sensibili differenze a seconda della casa costruttrice. Ogni sistema prevede, pertanto, una associazione indissolubile tra tutti questi elementi e i veicoli potranno circolare solo ed esclusivamente sull’infrastruttura ad essi dedicata. Il tracciato del nuovo sistema di trasporto a guida autonoma “viaggerà su una porzione dedicata della pista ciclabile in corso di realizzazione e solamente in alcune specifiche sezioni si dovrà provvedere alla progettazione e realizzazione della via di corsa”. I tutto le fermate saranno 5 “con la possibilità di incrementarle a 6, inserendo l’antenna diretta alla nuova stazione ferroviaria, e ciascuna di essa dovrà essere dotata di banchina di accesso ed area di attesa. Considerato il particolare contesto in cui si inserirà la nuova infrastruttura di trasporto è stato necessario progettare le nuove fermate in modo esclusivo ed unico in funzione dello specifico gate da accesso al servizio senza poter realizzare una fermata ‘tipo’. Gli spazi a disposizione consentono la creazione di un'unica via di corsa dedicata e sono state pertanto previste postazioni di incrocio per i veicoli lungo il tracciato (in corrispondenza delle fermate) e piazzali “a fine corsa” grazie ai quali è possibile invertire il senso di marcia.
Attualmente il progetto prevede di collegare prioritariamente le aree di Porto Maurizio ed Oneglia con la possibilità di estendere il servizio alla nuova stazione ferroviaria di Imperia utilizzando la sede stradale esistente, a seguito di una modifica della gestione dei flussi veicolari, ed alcuni interventi infrastrutturali indispensabili che si realizzeranno per estendere il network ciclo-pedonale.
Ecco le tratte:
• Porto Maurizio – Piscina F. Cascione: lunghezza circa 275 metri
• Piscina F. Cascione - Municipio: lunghezza circa 550 metri
• Municipio – Via Trento: lunghezza circa 750 metri
• Via Trento – Oneglia scalo: lunghezza circa 450 metri
• Stazione RFI – Oneglia scalo: Lunghezza circa 820 metri
Nel suo complesso la via di corsa che collegherà la vecchia stazione ferroviaria di Porto Maurizio con l’ex scalo merci ferroviario di Oneglia presenta uno sviluppo in pianta di circa 2 chilometri, mentre la diramazione verso la nuova stazione ferroviaria avrà una lunghezza di poco superiore a 800 metri. La via di corsa del sistema a guida autonoma sarà costituita da un asse stradale di larghezza 3 metri che si dovrà percorrere in entrambe le direzioni di marcia e risulterà separata dalla sede della ciclovia mediante cordolo divisorio di spessore 30 cm. Per consentire l’avvicendamento di veicoli provenienti da direzioni opposte verranno realizzate delle postazioni di incrocio garantendo una larghezza della via di corsa di 5.1 metri in tutte le fermate fatta eccezione per quella di Porto Maurizio.
Il tracciato prevede l’intersezione in due distinti punti con la viabilità stradale pubblica (Via Battaglione Alpini Pieve di Teco e in corrispondenza della nuova rotonda che si realizzerà al termine di via Argine Sinistro). Al fine di gestire i flussi di traffico pubblico e privato in corrispondenza dei suddetti incroci è stata prevista l’installazione di impianti semaforici (in grado di garantire precedenza al sistema di TPL) ed alcuni “dissuasori di velocità eccessiva” (telecamera con autovelox e cunette riduttrici di velocità) in asse con la sede stradale pubblica.
Il nuovo tracciato ciclo-pedonale, la via di corsa da destinare al transito dei veicoli a guida autonoma verrà precedentemente realizzata nell’appalto dei lavori previsti per l’asse ciclabile, in tutte le sue parti fatta eccezione per il tratto terminale localizzato nell’ex scalo merci ferroviario di Oneglia. In questa specifica locazione si dovrà prevedere la realizzazione della nuova via di corsa, situata in corrispondenza della ex sede ferroviaria dei due binari tronchi attigui agli edifici esistenti da progettarsi in continuità ed in modo omogeneo rispetto alla restante via di corsa che verrà messa a disposizione. La nuova infrastruttura di TPL costiero intelligente a guida autonoma sarà dotata di 5 fermate lungo l’asse costiero con l’aggiunta di una fermata in corrispondenza della nuova stazione ferroviaria, raggiungibile attraverso la percorrenza di via Argine Sinistro. Le banchine di fermata dei servizi TPL devono risultare renderli fruibili a persone diversamente abili garantendo la compatibilità alle caratteristiche dei moderni mezzi di trasporto (ad esempio pianali ribassati) e prevedendo l’esclusione di elementi che possano creare ingombro. Tutte le rampe di accesso saranno dotate di piastrelle/mattonelle per la realizzazione di percorsi guida per non vedenti e saranno garantiti spazi minimi liberi di larghezza 150 cm. Inoltre tutte le fermate saranno dotate di elementi di arredo urbano in grado di migliorare il livello di confort dell’utenza, sedute, e sistemi informatici quali “totem” digitali in grado di fornire informazioni in merito allo stato del sistema e curiosità riguardanti la nuova tecnologia utilizzata.
I veicoli che verranno impiegati appartengono ad una classe di vetture appositamente sviluppata da alcuni costruttori per la sperimentazione di servizi driverless, ovvero a guida autonoma. Si tratta di mezzi a pianale interamente ribassato, quindi ad ottima accessibilità, dotati di sistemi per l’accessibilità per persone a ridotta capacità motoria. La propulsione è elettrica e l’energia viene fornita da accumulatori, ossia batterie, la cui capacità è ricompresa nell’intervallo 30 kWh – 40 kWh: questo rappresenta un vincolo strutturale in termini di masse e ingombri trattandosi di veicoli con dimensioni in lunghezza compresa tra i 6 e i 4,5 metri e larghezza di tra i 1,90 e 2,30 metri. I passeggeri trasportabili sono 15, di cui 11 seduti. Tutto lo spazio della cabina, dotato di aria condizionata – riscaldamento, è a disposizione dei viaggiatori essendo i veicoli a marcia autonoma. All’interno del mezzo può essere installato un monitor per visualizzare informazioni sul servizio, quali la prossima fermata e le corrispondenze con altri servizi di TPL o ferroviari, ma anche turistiche e pubblicitarie. Si prospetta l’ipotesi anche di integrare i mezzi con annunci vocali interni ed esterni destinati all’utenza per agevolare il servizio alle persone ipovedenti.
Altro aspetto importante, previsto dal progetto, è la realizzazione, nella zona posta a ovest della stazione di Porto Maurizio, prima dell’imbocco della Galleria Annunziata, di un’area destinata ai servizi alla mobilità comprendente un’area verde attrezzata, un blocco servizi igienici e uno spazio coperto plurifunzionale. In quest’area è presente un manufatto esistente (ex centro direzionale legato alla rete ferroviaria), ora in stato di abbandono e non oggetto di vincolo architettonico, oltre che uno slargo rispetto al tracciato del percorso ciclopedonale, al momento occupato dall’area di cantiere per la realizzazione del percorso ciclo-pedonale. L’ edificio esistente sarà oggetto di opere di manutenzione ordinaria dei prospetti: verranno eliminate tutte le componenti impiantistiche ad esso addossate (macchine per il condizionamento, cassette porta contatori elettrici esterni, canaline plastiche etc.), ed eliminate le piante infestanti che ricoprono buona parte dei prospetti; si procederà poi alla pulitura delle superfici murarie e alla tinteggiatura (con i medesimi colori) delle porzioni intonacate, mentre verranno ripuliti i marmi che fungono da zoccolatura. Internamente l’edificio sarà invece oggetto di manutenzione straordinaria: verranno demolite tutte le tramezzature in mattoni interne e realizzate nuove partizioni a delimitare i servizi igienici e lo spazio polifunzionale. Internamente verrà realizzata una nuova pavimentazione e saranno realizzate delle controsoffittature al fine di consentire il passaggio degli impianti e delle aerazioni dei servizi igienici. Verranno inoltre sostituiti gli infissi esterni senza modificarne le caratteristiche di partizione.
Nell’intorno dell’edifico verranno realizzate aiuole con messa a dimora di piante ed essenze richiamanti quelle dei Giardini Winter, posti nelle vicinanze; inoltre verranno realizzate piccole aree di sosta per le biciclette attrezzate con portabiciclette e verrnno installati alcuni giochi inclusivi per bambini. Le aree di completamento tra la pista ciclo-pedonale e edificio, oltre che l’area di sosta e relax verranno pavimentate con finitura con tappeto di usura tipo “Ecopav” o equivalente, delle medesime tonalità e tracciature, riprendendo come colore quello della pista.
Adesso quindi gli enti discuteranno in merito al progetto attraverso la conferenza di servizi “istruttoria” ossia quando la sua indizione non è necessaria ai fini dell'adozione del provvedimento finale, ma può essere utile per consentire il confronto tra le amministrazioni portatrici di più interessi pubblici coinvolti nel procedimento. Nell'ambito di questo progetto sono coinvolti, oltre al Comune, con i settori polizia municipale, porti-demanio- ambiente, urbanistica ed edilizia privata, anche il Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell'Interno - dipartimento finanza locale, Ministeri per i beni e le attività culturali attraverso la Soprintendenza archeologica per le province di Imperia e Savona, Rete Ferroviaria Italiana, Anas e Rivieracqua. Entro il 21 novembre tutti questi enti potranno chiedere al Comune integrazioni documentali o chiarimenti mentre entro il 29 novembre dovranno rendere note le proprie determinazioni sul progetto.