Politica - 08 novembre 2022, 08:01

Sanremo: 'Casa Serena', dopo il rinvio di 15 giorni per il ritorno al Comune ecco le proposte della Fos

Domani se ne parlerà in Consiglio comunale

Mentre il Comune di Sanremo ha ottenuto un ‘rinvio’ del passaggio di ‘Casa Serena’ dalla My Home a palazzo Bellevue, il gruppo di cultura politica della Federazione Operaia Sanremese, torna a parlare della Rsa di Poggio, sulla quale sin dall'inizio si era espresso in modo contrario alla vendita.

“Una scelta – dicono dalla Fos - figlia dell'assenza di una visione politica rispetto all’importante ruolo della presenza pubblica in questo tipo di strutture. Abbiamo nel tempo sviluppato un ragionamento, indicato un percorso e poi avanzato una proposta concreta per mantenerla nell'orbita nel campo del pubblico. Ora che l'operazione vendita (votata dalla sola maggioranza del Consiglio Comunale) è fallita in modo clamoroso, riteniamo che la notizia apparsa su Sanremo News ‘il Comune di Sanremo comunque assicurerà direttamente o indirettamente la continuità dell'attività assistenziale di Casa Serena seppur un periodo limitato’, è un fatto da cui ripartire per individuare un percorso che porti ad una soluzione diversa e definitiva della vicenda”.

Il Gruppo della FOS, in netta contrapposizione con l'ipotesi di un nuovo bando (cessione dell'immobile e del servizio) per la vendita, rilancia i contenuti del documento approvato dall'Assemblea del Gruppo e reso pubblico già il 20 ottobre 2021.

La Fos ribadisce un concetto affermato più volte: ‘Casa Serena può e deve essere mantenuta nell'orbita  del pubblico e continuare ad avere un legame importante con il Comune di Sanremo’. Se questo concetto di fondo è condiviso, è possibile predisporre un progetto a breve, medio e lungo termine. In questo contesto andrebbe collocata l'ipotesi (a medio termine) da noi prospettata nell'ottobre del 2021: “far transitare, nei modi e nei tempi opportuni, ‘Casa Serena’ sotto il controllo di una istituzione storica di diritto privato della città, la Fondazione ‘Borea-Massa’, il cui Cda viene in parte eletto dal Consiglio Comunale e in parte nominato dal Sindaco.

“Tale operazione – prosegue la Fos - consentirebbe la realizzazione di un importante polo di Rsa che troverebbe nel Comune di Sanremo un riferimento importante. Oò polo potrebbe accogliere, con le sue due strutture (via Borea e Poggio) circa 200 ospiti e consentirebbe di raggiungere, in breve tempo, almeno cinque obiettivi fondamentali:
- far uscire ‘Casa Serena’ dal Bilancio del Comune;
- farla gestire dalla Fondazione ‘Borea-Massa’;
- assicurare una gestione stabile e trasparente di ‘Casa Serena’;
- rendere  possibili importanti sinergie di gestione;
- assicurare i possibili profitti alla Fondazione che li reinveste”.

“Rispetto a tale ipotesi (a medio termine) – va avanti la Fos -se c'è la volontà politica, non ci sono impedimenti giuridici. L'ipotesi prospettata, al fine di assicurare stabilità e prospettiva per il futuro, deve essere accompagnata da un progetto (più a  lungo termine) per la messa in sicurezza dell'intero Edificio e per una adeguata ristrutturazione degli spazi interni di ‘Casa Serena’. Rispetto alle risorse che servono per la messa in sicurezza e ristrutturazione della RSA di Poggio, è necessario verificare:
- le opportunità offerte dai diversi bonus per l'edilizia;
- la possibilità che la Regione Liguria si faccia garante di un mutuo a lungo termine e a tasso agevolato rispetto all'investimento necessario;
la possibilità che il Comune (direttamente o mediante una propria controllata) possa ottenere un mutuo a lungo termine e a tasso agevolato rispetto all'investimento che servirà a riqualificare la RSA”.

“Per mantenere ‘Casa Serena’ nell'ambito del pubblico (seppur nell'eccezione allargata) – termina il gruppo politico della Fos - il Consiglio comunale di domani non si limiti ad affrontare la sola questione immediata (la possibile gestione diretta o indiretta e per un periodo limitato della Rsa di Poggio), ma si faccia carico di ragionare su possibili soluzioni alternative che escludano da subito la vendita della Rsa”.

Redazione