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Attualità | 26 ottobre 2022, 17:33

Sanremo, gli studenti del liceo Cassini "incontrano" il Politecnico di Torino (foto)

Alcuni alunni delle classi quinte hanno assistito alla presentazione del progetto Zefiro Sea Lab: "giornata fantastica"

Sanremo, gli studenti del liceo Cassini "incontrano" il Politecnico di Torino (foto)

Nel pomeriggio di ieri alcuni studenti delle classi quinte del liceo Gian Domenico Cassini, si sono recati presso la marina di Porto Sole a Sanremo, per assistere alla presentazione del progetto Zefiro Sea Lab in collaborazione con il Politecnico di Torino. Il progetto, nato dall’idea di favorire una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente, ha come finalità il monitoraggio del mare e l’archiviazione di dati sulle condizioni delle acque del Mediterraneo, nello specifico del Tirreno.

In una prima postazione sono stati illustrati diversi tipi di strumentazioni, di alta precisione tecnologica quali droni, sonde, fotocamere, finalizzati ad un’analisi dettagliata sia del suolo sia delle acque. Per gli studenti è stato davvero  sorprendente vedere da vicino il funzionamento di tali strumenti, constatandone la precisione e la loro applicazione quasi avveniristica.

"E come se non bastasse ci è stato presenta, dicono gli alunni, anche un veicolo sottomarino di nome 'Seastick', in grado di immergersi fino a 300m di profondità in prossimità di siti interessanti per registrare il livello di metalli pesanti (come arsenico, nichel, rame e zinco), presenti in una determinata sezione d’acqua. Abbiamo provato  ancora altro momento di stupore quando ci è stato mostrato il meccanismo estratto dal siluro,  uno spettrometro che, una volta raggiunta la profondità corrispondente a una pressione di 30 bar, preleva un campione d’acqua e lo depressurizza fino a raggiungere 1,5 bar, permettendo così l’analisi dei metalli pesanti presenti in quel determinato campione. In un’altra postazione ci è stato illustrato il funzionamento di una sorta di retino, che può essere utilizzato o a immersione o a traino, in grado di prelevare, attraverso un’apposita capsula, la flora acquatica ed eventuali agenti inquinanti, che in seguito vengono esaminati in laboratorio. Al suo interno è dotato di un’elica in grado di misurare la portata d’acqua filtrata per valutare la quantità di materiale raccolto in una certa unità di portata".

"Ci ha particolarmente impressionato sapere che, proseguono, lo strumento mostratoci è stato realizzato da un team di giovani del Politecnico, attraverso un progetto denominato AKANoah, in forma estesa 'AlsoKnownAs Noah', che rimanderebbe a Noè che per primo portò ogni specie del mondo animale sulla sua arca. Alla fine del percorso noi studenti abbiamo ringraziato per la loro disponibilità i vari relatori del Politecnico che tra l’altro ci hanno invitato a Torino in primavera a visitare la facoltà di ingegneria. Davvero una giornata fantastica e le foto ne sono una tangibile conferma". 

C.S.

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