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Attualità | 23 ottobre 2022, 14:03

Taggia: 10 anni senza Tiziano Chierotti, la cerimonia: "Vive in noi, è un modello da tramandare ai ragazzi"

Prima l'omaggio al cimitero e poi l'onore nella piazza sul mare dedicata alla memoria del caporalmaggiore degli Alpini originario di Taggia, morto a 24 anni in Afghanistan, il 25 ottobre 2012 in seguito ad un attacco al contingente militare italiano.

Taggia: 10 anni senza Tiziano Chierotti, la cerimonia: "Vive in noi, è un modello da tramandare ai ragazzi"

A distanza di 10 anni dalla sua morte è ancora forte il ricordo di Tiziano Chierotti. Il 24enne Caporal Maggiore del secondo reggimento Alpini della Brigata Taurinense, originario di Taggia, è morto in Afghanistan, il 25 ottobre 2012 in seguito ad un attacco al contingente militare italiano. 

La notizia della morte del ragazzo non sconvolse solo Taggia ma tutta Italia. Tiziano era la 52ª vittima della missione in Afghanistan (l’anno scorso, 2021, al termine della missione sono risultati 53 i militari italiani uccisi ndr). La notizia del conflitto a fuoco nel distretto di Bawka, che portò al ferimento di quattro militari italiani e alla successiva morte di Tiziano, venne ripresa da tutti i media nazionali ed ebbe una eco molto forte anche nelle settimane e anni a venire. Da quel momento il caporalmaggiore di Taggia è stato ricordato e omaggiato ogni anno.  

Gianna e Piero Chierotti, i genitori, insieme alla sorella di Tiziano, Sally, sono stati accompagnati in questa celebrazione solenne, dal generale Ignazio Gamba, comandante delle truppe alpine presenti numerose e dalle autorità locali: i rappresentanti della Prefettura e delle forze dell’ordine della provincia di Imperia, il senatore Gianni Berrino, l'assessore regionale Marco Scajola e la consigliere regionale Chiara Cerri, l’amministrazione comunale di Taggia con il sindaco Mario Conio,  l’assessore di Sanremo Silvana Ormea, la consigliere comunale di Badalucco Lisa Palumbo. Oltre a loro non mancavano le associazioni del territorio. 

La cerimonia ha preso il via con un corteo silenzioso verso la tomba di Tiziano Chierotti, al centro del cimitero di Taggia. La famiglia, le autorità, i militari, quelli che sono stati i commilitoni e tanti amici hanno reso omaggio al 24enne tabiese. 

La commemorazione nel decennale della scomparsa di Chierotti si è chiusa su Arma di Taggia prima, con la Santa Messa celebrata nella Chiesa dei Santi Giuseppe e Antonio e poi, con un corteo fino nella piazza sul mare intitolata alla memoria di Tiziano Chierotti. Qui le autorità hanno ricordato il giovane alpino. 

“10 anni fa il volo più lungo della mia vita sul C130 con la bara di Tiziano. Quando torno qui mi piace sentire tantissimo l’amore di questa comunità civile. Non tutti i caduti hanno avuto questo onore - ha rimarcato don Cesare - Questi ragazzi hanno dato la vita in quello in cui credevano, per il servizio che stavano prestando ma soprattutto per amore”. 

La parola è poi stata presa dal sindaco di Taggia, Mario Conio che ha detto: “Un grazie ai cittadini che ogni anno sono qui per testimoniare un amore che non sta scemando. Noi viviamo un'epoca di grande difficoltà e confusione, questo è un Paese che tende a dividersi, c’è chi fa e chi giudica. A me questa divisione non piace. Abbiamo modelli che si stanno smarrendo. Penso ai nostri ragazzi, pensiamo alla musica di oggi si privilegia una ricchezza facile o l'abbigliamento. Non sono valori. Questi non sono i valori di cui Tiziano e la sua famiglia sono stati promotori. Loro da un immenso dolore hanno colto una grande opportunità per tramandare questi valori. Quindi, teniamo vivo il messaggio dell’Alpino: di umiltà, impegno civile e contatto con la gente. Questi sono i valori sani di un Paese". Inoltre in chiusura, il primo cittadino ha annunciato di voler portare all'attenzione del consiglio comunale la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Taurinense. 

Gli interventi sono stati chiusi dal gen. Ignazio Gamba comandante delle truppe alpine. “Al di la di ogni retorica oggi mi sento emozionato e commosso per due motivi. Il primo vedendo l'afflusso delle persone al cimitero ho detto '...però, non ci sono solo i soliti ma tanta gente comune'. Tiziano è una vera e forte testimonianza come ha detto don Cesare. Bisogna fare memoria e trasmettere questa testimonianza ai nostri giovani".

Il generale parlando della fine della missione in Afghanistan e del ritorno dei talebani ha poi ricordato "...abbiamo seminato qualcosa. Dopo 20 anni, qualcosa è cambiato. Era visibile anche in tutti quegli afgani che hanno cercato di scappare dal Paese e oggi vivono da noi". 

La cerimonia si è chiusa con le parole di Marco Scajola: "Grazie Tiziano e grazie a tutti i ragazzi che hanno dato la vita per aiutare il prossimo con grande generosità. Ieri ascoltavo la televisione con preoccupazione. Fino a oggi in Ucraina sono morti 400 bambini dall'inizio del conflitto. In una piazza come questa farebbero molto rumore e voglio pensare che Tiziano accolga questi bambini. Quanto è bestiale pensare che la guerra sia la soluzione ai problemi soprattutto quanto è bestiale chi ne fa una questione di vita. Nessuno dice spesso grazie ai soldati per quello che fanno quando ci sono delle emergenze. Io li ringrazio per esserci sempre. A distanza di 10 anni Tiziano vive in noi ed è modello per tutti i nostri ragazzi". 

Stefano Michero

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