Un ruscello rivela nuovi aspetti che rimandano ad un Santuario arcaico correlato al Culto delle Acque, santuario dove è già stato documentato un altare sacrificale e una vaschetta con accanto una incisione vulvare e presso una cascata 4 incisioni vulvari e una seconda vaschetta utile per contenere le offerte votive. A darne notizia è Andrea Eremita di Archeonervia che spiega: “Incisioni vulvari che non sono da ritenere una rappresentazione oscena come ci ha insegnato la nostra morale cristiana, ma l'organo femminile attraverso il quale la donna, come l'acqua compie il miracolo di dare vita".
"Nuovi reperti archeologici scoperti nel letto del ruscello che rafforzano l'idea che fosse un Santuario correlato al Culto Delle Acque e che sono rappresentati da un menhir e un altare sacrificale con coppella, comunicazione visiva utile per distinguerli da un blocco di roccia comune con a breve distanza una vaschetta a pianta rettangolare, componente essenziale della complessa liturgia del sacrificio che si espletava con l'offerta votiva”.