Attualità - 21 ottobre 2022, 12:15

Mese rosa della prevenzione: domenica quattro equipaggi femminili lo porteranno anche nel Coastal Rowing

Un colore che, nel mese di ottobre, è un invito alla sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno.

Domenica alle 10 il mare di Sanremo si tingerà di Rosa: quattro equipaggi femminili su imbarcazioni di Coastal Rowing con il colore rosa predominante, venti donne a testimoniare non solo il loro amore per il mare, ma soprattutto l’amore per la salute e la vita attraverso la Prevenzione dei tumori.

Un colore che, nel mese di ottobre, è un invito alla sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno. La Canottieri Sanremo e l’associazione provinciale LILT Prevenire è vivere insieme per promuovere sani stili di vita e la diagnosi precoce dei tumori maligni, in chiave squisitamente femminile.

“La Regata in Rosa rappresenta una bella iniziativa sociale con gli amici della Lilt – afferma il Presidente della Canottieri Sanremo, Sergio Tommasini – in particolare il nostro socio storico Claudio Battaglia. Un momento conviviale di sport che mette al centro alcune tematiche sociali che la Canottieri Sanremo intende affiancare e promuovere”

“In questo stimolante contenitore che è il mese della prevenzione – fa eco il Presidente della Lilt, Claudio Battaglia – ricco di iniziative di sensibilizzazione, dalle numerose Conferenze, Tornei, Concerti al Concorso delle Vetrine in Rosa, alla Sciarpa Rosa della Prevenzione, solo per citarne alcune, si va ad aggiungere un evento nuovo e di ampia visibilità, una uscita in mare, su imbarcazioni di Coastal Rowing, delle atlete del sodalizio matuziano. Una iniziativa nata proprio da loro, che hanno deciso di dedicare la loro immagine, il loro impegno sportivo a promuovere la salute insieme alla Lilt. Iniziativa unica in Italia, paragonabile solo alla regata dei Dragon Boats nella laguna veneta, sempre di questo mese. Grazie quindi alle Rosaremo, come vengono chiamate in Canottieri, per l’attenzione rivolta a tutte le donne italiane”.

Carlo Alessi