Andrea Eremita di Archeonervia rende nota una nuova importante scoperta sul nostro territorio con l'altare sacrificale venuto alla luce al passo Muratone nel territorio comunale di Pigna.
L'altare sacrificale unico nel suo genere se confrontato con gli oltre 40 scoperti sul territorio dell'estremo Ponente Ligure si presenta sotto forma di un grande blocco di roccia posizionata sopra un basamento fatto con alcuni blocchi di pietra sovrapposti al centro di un cerchio del diametro di 9 metri formato da 8 massi separati tra di loro. Viste le grandi dimensioni è del tutto probabile che fosse stato pensato per il sacrificio di animali di grossa taglia, probabilmente i cervi che nel periodo Neolitico venivano cacciati nelle alte quote montane.
Passo Muratone si trova a 1158 metri di altitudine e dalla più remota antichità è sempre stato un nodo nevralgico di grande importanza dove confluiva una pista che dal fondovalle della val Nervia si innestava sul percorso che conduceva in val Roya e sul versante opposto in direzione dei pascoli d'altura di Monte Toraggio dove si praticavano le cacce stagionali d'altura più importanti dell'anno agli animali di grossa taglia. Volendo respirare il clima di quel tempo, viene da pensare che la scelta del sito cerimoniale non fu del tutto casuale in quanto rivolto ad un panorama senza confini sulle montagne dell'arco alpino, luogo dove le potenze soprannaturali si manifestano in tutta la loro potenzialità attraverso il fulmine che squarcia il cielo, il boato del tuono e le piogge torrenziali. Potenze soprannaturali con cui era necessario cercare un'alleanza, negoziare, mediare e compiere sacrifici.