Eventi - 15 ottobre 2022, 10:34

Gli Alpini di Vallecrosia celebrano il 150esimo anniversario del corpo (Foto e Video)

I cappelli con la penna si sono ritrovati davanti al monumento di via Don Bosco

Gli Alpini di Vallecrosia, in mattinata, hanno celebrato, insieme agli Alpini della sezione di Imperia e di Camporosso, il 150esimo anniversario del corpo degli alpini, fondato con decreto firmato dal re Vittorio Emanuele II a Napoli il 15 ottobre del 1872.

I cappelli con la penna si sono ritrovati davanti al monumento di via Don Bosco per festeggiare questo importante giorno alla presenza delle autorità civili e militari.

Dopo l'alzabandiera e la preghiera dell'alpino il vicesindaco di Vallecrosia Marilena Piardi è intervenuta dicendo: "Agli Alpini va il più profondo ringraziamento da parte dell'Amministrazione comunale e da parte di tutti i cittadini del Comune di Vallecrosia che mi pregio di rappresentare. Il corpo deli alpini è nato a Napoli 150 anni fa, da allora, come ha affermato il generale Ignazio Gamba, la storia degli alpini è la storia di un impegno al servizio dell'Italia, in guerra e in pace. La storia dei nostri alpini, allo stesso modo al servizio di tutta la comunità, è la storia di un impegno vivo, concreto, costante, mosso da una grande passione che ci fa sentire tutti meno soli perché consci di poterci avvalere di un patrimonio umano insostituibile. Pertanto, oggi, il Comune di Vallecrosia festeggia e onora tutti gli alpini, non soltanto quelli qui riuniti ma l'intero corpo del quale il nostro paese, la nostra comunità ha potuto sempre avvalersi, ovunque, nel mondo. Difatti il compito degli alpini, che è anche di militari, vede oggi un battaglione presente in Ungheria per vigilare sul fianco est della Nato, soffiando ad oggi, purtroppo, nuovi venti di guerra. Come ci ricordano i monumenti ai caduti, ovunque presenti in Italia, così come nel nostro territorio, il corpo degli alpini ha difeso strenuamente la nostra Italia, la nostra Patria, pagando un costo enorme in termini di vite umane ovunque. Trasversalmente, gli alpini sono presenti sul territorio, di fianco alla Protezione Civile e svolgendone spesso il medesimo ruolo, senza risparmiarsi mai. Non potremo dimenticare mai l'apporto preziosissimo in tempi di Covid, che sembra finalmente ormai esserci lasciati alle spalle. Non posso che ringraziare, a nome di tutti i cittadini, gli alpini per il lavoro che svolgono quotidianamente e che svolgeranno in futuro per noi. Abbiamo bisogno di voi, del vostro supporto, della vostra passione per sentirci ancora di più una comunità, nell'orgoglioso senso di appartenenza che insegnate, che vi muove costantemente e che spero possa essere tramandato alle nuove generazioni sempre più perse nel mondo virtuale. Buona festa a tutti. Viva gli alpini".

"Per me è un piacere e un onore festeggiare questo giorno qui a Vallecrosia. Oggi tutte le gloriose bandiere degli alpini di ogni regione sono riunite a Napoli per festeggiare questa grande ricorrenza. Siamo qui per onorare il lavoro degli alpini e quello che i nostri antenati hanno fatto. Ringraziamo gli alpini che riconoscono quello che facciamo. Inoltre, ringraziamo le forze dell'ordine per quello che fanno sempre per rendere sicuri le nostre città" - ha detto il tenente del 32esimo reggimento genio guastatori di Fossano, Pietro Pinto.

"Ringrazio tutte le autorità intervenute, il vicesindaco di Vallecrosia, il 32esimo reggimento genio guastatori di Fossano, il capitano Bergamini, il tenente di vascello Dinielli, il capitano bersagliere Marco Bellucci, la caserma di Vallecrosiai carabinieri, la polizia di Stato, la polizia locale, la Croce Azzurra Misericordia di Vallecrosia e la Protezione civile. Oggi festeggiamo un compleanno. L'idea di creare un corpo nuovo è stata di Antonello Ricci, un ligure, che insegnava arte militare a Torino. Fu lui il primo a pensare di creare un gruppo di persone arruolate volontarie" - ha aggiunto il colonnello degli alpini Riccardo Lanteri - "Il monumento degli alpini a Vallecrosia ci insegna a rispettare gli alpini. E' un monumento che non è morto, è vivo. Un popolo che segue il rispetto di natura, il rispetto delle persone vive e dei caduti costruisce la pace. Vorrei si potesse adottare un motto di un paese delle Americhe, i messicani infatti dicono: 'la pace è il rispetto del diritto degli altri'. Questo è il vero senso della pace".