Politica - 13 ottobre 2022, 07:11

Imperia, “Primarie? No grazie”. Enrico Lauretti risponde all'ipotesi del Pd in vista delle comunali 2023

“Il dibattito interno al Partito democratico è apprezzabile ma il mio elettorato non capirebbe”, sottolinea l’ex ingegnere capo del Comune

Primarie? No grazie”. Enrico Lauretti prende le distanze dal Pd che, dopo il vertice con l’altro candidato in pectore a sfidare il sindaco Claudio Scajola alle amministrative del 2023, il commissario della Postale Ivan Bracco (QUI) avvenuto nella sede della Federazione di via San Giovanni a Oneglia, pensa alla consultazione interna a tenersi a gennaio, per decidere l’avversario di Claudio Scajola alle comunali del 2023. 

Il dibattito interno al Partito democratico - sottolinea Lauretti - è apprezzabile ma Il mio elettorato non capirebbe”. “Dico di no – prosegue  – perché la nostra visione è diversa, la nostra è una lista civica di ispirazione liberaldemocratica, centrista. Non mi sento un candidato del Pd e nemmeno della coalizione, piuttosto parlerei di alleanza”.

Ma se il Pd decidesse di tirare dritto sulle primarie, resterebbe in quella che lei definisce ‘un’ alleanza’?Intanto -risponde Enrico Lauretti auspico che i dem decidano di sostenermi, ma restiamo identità distinte che si rivolgono a elettorati diversi. Le primarie si fanno all’interno di uno stesso partito o in una coalizione nella quale convivono anime affini. Non avrebbe senso che io partecipassi, poi mi chiedo chi le gestirebbe”.

Infine, Enrico Lauretti commenta l’ingresso ufficiale di Bracco nella rosa dei possibili candidati presa in considerazione dal Pd per conquistare Palazzo civico. “Se valutano che Ivan Bracco corrisponda meglio alle loro esigenze, io condivido il pensiero che è una persona di valore, che ha un grande ed elevato senso della giustizia e della legge. Ma se la strada è quella delle primarie vorrà dire che ci sarà una candidato in più e non è detto che sia un male”.