Eventi - 13 ottobre 2022, 10:15

Taggia: venerdì il primo appuntamento dell'Autunno letterario alla libreria Antea con il libro “La Pallapugno una modernità difficile” di Francesco Sarchi

Appuntamento alle 17

Venerdì alle 17 si svolgerà il primo incontro della rassegna Autunno Letterario. Si inizia presentando il libro La Pallapugno una modernità difficile di Francesco Sarchi edito da Antea Edizioni. Dialogherà con l’autore Nicolino Revelli.
La presentazione si terrà presso la nuova libreria Antea Edizioni in via Soleri 5B, già Pantan, che venne descritto da Giovanni Ruffini, nel romanzo il Dottor Antonio, come il salotto di Taggia.
Così scrisse: “Questo è il Pantano, disse il dottor Antonio, una combinazione della Borsa e di Regent Street per la buona gente di Taggia. Qui si concludono affari, e qui i damerini e i ricconi esibiscono al mondo la loro eleganza e importanza”.
È in questo contesto che Angelo Giudici ha scelto la sede della propria casa editrice e libreria per dare alla comunità un punto di riferimento per nuove attività culturali.

Il gioco del pallone, è stato l’attività ludica più diffusa in Italia dal Rinascimento al XIX secolo, ma a cavallo tra Ottocento e Novecento, quando la moda sportiva si diffonde in tutta l’Europa continentale, inizia a perdere sempre più spazi e appassionati sino quasi a scomparire. Sopravviverà solo in qualche enclave, soprattutto a livello folklorico o di rievocazione storica. Solo la variante della pallapugno dimostra ancora una certa vitalità nel Basso Piemonte e nel Ponente ligure. 
Nel 1919, a Casale Monferrato un gruppo di sportsmen riunito intorno alla pubblicazione Il Giuoco del Pallone inizia una battaglia culturale per trasformare la pallapugno in uno sport moderno, sul modello degli sport inglesi. L’esperienza avrà vita breve, tuttavia seguire quel dibattito su fair play, terzietà dell’arbitro, necessità di regole scritte, certe e universali garantite da organi di controllo, decoro e educazione dei giocatori, serietà degli organizzatori, trasparenza e correttezza nella gestione delle scommesse, radici culturali e possibilità dialogiche con altre realtà non è solo fare la storia di un tentativo tanto generoso quanto vano, ma diventa anche indagine e riflessione su cause e modi del difficile e travagliato rapporto del nostro paese con la modernità.

Francesco Sarchi è nato a Sanremo nel 1954 e vive a Santo Stefano al Mare. Ha insegnato educazione fisica nella scuola media e, da sempre, divide il suo tempo libero tra l’attività di tecnico di atletica leggera e la ricerca storica. Tra una seduta di allenamento e l’altra si occupa di immaginario medievale, di storia e antropologia dello sport e dei rapporti tra la nascita e lo sviluppo del racconto poliziesco e i coevi paradigmi scientifici e culturali.

C.S.