Cinquant’anni fa, nel settembre del 1972, sei soci dei CAI Sanremo e un giovane torinese, Giancarlo Grassi, già allora uno dei più forti alpinisti italiani, partivano dalla città dei fiori a bordo di un furgoncino a noleggio; destinazione le Dolomiti Marocchine, e in particolare la grande bastionata rocciosa del Jebel Aiuoi, nell’entroterra di Marrakech. La spedizione, patrocinata e sponsorizzata dalla sezione CAI di Sanremo, diede ai suoi partecipanti l’opportunità di esplorare e scalare pareti vergini e di conoscere le fiere popolazioni berbere che abitavano quelle montagne.
A distanza di cinquant’anni, venerdì 14 ottobre alle ore 21.15 alcuni dei protagonisti di quella spedizione rievocheranno le loro avventure in una serata di racconti e immagini, a cui sono invitati tutti i soci del CAI e gli appassionati di montagna.
“Con questo evento – spiega il presidente della sezione, Giacomo Bellini – il CAI Sanremo vuole inaugurare una serie di incontri per promuovere la cultura della montagna a 360 gradi. Dopo la difficile prova della pandemia, riteniamo fondamentale mettere la nostra sede a disposizione del pubblico, facendo conoscere ai soci e ai simpatizzanti il grande patrimonio di storia, di avventura e di conoscenza che il CAI conserva e mette a disposizione di tutti. A novembre, ad esempio, proporremo un documentario originale su Giancarlo Grassi, un formidabile scalatore oggi per alcuni aspetti dimenticato, ma che è stato una figura chiave nell’evoluzione dell’alpinismo italiano”.