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Politica | 11 ottobre 2022, 12:08

Sanità in provincia di Imperia: incontro sindaci-Asl preoccupazione per le distanze dagli ospedali, dal 2019 ci sono 53 medici in meno

Biancheri: "Sull'ospedale unico abbiamo ritardi penalizzanti". Scajola: "Ragioniamo sugli ospedali di Imperia e Sanremo come due padiglioni dello stesso nosocomio"

Sanità in provincia di Imperia: incontro sindaci-Asl preoccupazione per le distanze dagli ospedali, dal 2019 ci sono 53 medici in meno

"Serve una riflessione profonda sulla situazione attuale, ma dobbiamo anche porci il problema dei prossimi 10 anni in attesa dell'ospedale unico".

Sono le parole del Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, in apertura dell'incontro organizzato in comune con l'Asl 1 e con gli altri primi cittadini della provincia. "Non entro nei dettagli relativi alle problematiche ma, come parte politica, dobbiamo dare un segnale di responsabilità facendo una scelta per una importante condivisione. Quanto accaduto nel 2015 ha rinviato una programmazione importante che ora ci penalizza. Abbiamo problemi nei pronto soccorso, tempi lunghi per le visite e le operazioni, ma per la carenza di personale e non certo per la cattiva volontà di chi lavora".

Il Direttore generale Stucchi ha così esposto la situazione si sindaci: "La sanità è cambiata in modo radicale negli ultimi 30 anni e non ha più senso un servizio territoriale come quello precedente.  Oggi, essendo cambiato il rapporto tra domanda e offerta, chiunque può scegliere dove andare a lavorare e, da quando c'è la spending review, ci siamo persi molti dipendenti. Oggi la domanda è in aumento ma l'offerta è minore e il professionista sceglie. E può anche decidere come lavorare, se da dipendente pubblico o privato ma anche come free lance. Sono nate le cooperative e gruppi di professionisti che suppliscono alle carenze. A fronte di questo il tema vero è che, quanto non fatto negli ulti anno, serve farlo adesso.  Oggi abbiamo una legislazione che ha definito per tutta Italia il modo di costruire i luoghi dove far sorgere ospedali. Io penso che sarebbe opportuno prendere decisioni diverse per ogni singolo territorio".

"Sui punti nascite - prosegue - il decreto dice che ce ne deve essere uno ogni mille neonati l'anno. Nel ponente si sono ridotti ma la scelta è stata fatta solo perché manca il personale. È successo a Sanremo per il Covid ma ora la situazione è rimasta tale, proprio perché c'è carenza di professionisti. In provincia ci sono delle problematiche logistiche evidenti e, quindi, la Regione può chiedere delle deroghe ma serve il personale, che ora non c'è".

Perché siamo arrivati a questo punto? "Semplicemente per una storia pregressa e anche per la pandemia, che ha portato ad una accelerazione delle risorse umane. Sono temi che ci fanno riflettere e, nei prossimi anni dovremo affrontare la situazione con pochi professionisti nonostante ci siano i mezzi economici. È sicuramente un periodo transitorio che verrà superato, ma al cittadino una risposta va data. Serve un aiuto della politica locale che deve trasmettere ai cittadini che l'emendamento campanilistico deve stopparsi. L'Asl sta affrontando i diversi punti su cui lavorare. In provincia abbiamo un Dea di secondi livello, che teniamo in piedi sommando le attività tra Sanremo e Imperia. C'è bisogno di professionisti che svolgano l'attività, evitando le migrazioni fuori regione.  Un tema importante è anche quello dell'utilizzo delle cooperative. Ma ricordo che nessuno forma volentieri bandi del genere, che significano un fallimento della gestione Interno. Ma non sono il male assito, bensì sono generate da scelte sbagliate fatte negli ultimi anni. Sono scelte perché il 'pubblico' non riesce a rispondere alle richieste dell'utenza. C'è il tema dei salari, che non sono particolarmente allettanti rispetto al privato. E pensare che una volta era il contrario e sono situazioni che impattano negativamente sulle nostre strutture".

Il Sindaco di Imperia, Claudio Scajola, collegato in remoto, ha espresso le sue proposte: "Per l'ospedale unico abbiamo ritardi imperdonabili. Ragioniamo su due plessi ospedalieri come due padiglioni dello stesso nosocomio. Questo lasciando alle nostre spalle i campanilismi. Ma siamo arrivati al tempo giusto per una Asl unica in tutta la Liguria oppure farne una del ponente tra Savona e Imperia. Tutto ciò per far fronte alla carenza cronica di personale e non solo. È l'inizio di un dibattito che deve ampliarsi nei prossimi mesi".

Tra i dati esposti dall’Asl 1 Imperiese emerge quello dei Dirigenti medici che, dal 2019 a oggi sono passati da 386 a 337 e che, con 4 di loro sospesi, sono 53 in meno di 3 anni fa. Sul fronte infermieri questi sono 1.085, rispetto ai 1.096 del 2019, ovvero 24 in meno anche se ce ne sono 13 sospesi. Sono 32 i concorsi previsti a breve, tra cui 16 per medico.

Tra i progetti di Asl 1 rientra quello per l’ospedale di Imperia con il monoblocco ‘A’ e l’adeguamento ai requisiti minimi dei piani 2°, 3°, 4° e 5° per un totale di 5 milioni di euro; a Sanremo l’adeguamento del Padiglione Castillo e del collegato piano 1° del Pad ex Infettivi per 1,6 milioni di euro, il risanamento del muro di sostegno su via G. Borea e l’installazione delle vasche di acqua potabile per 500.000; sempre a Sanremo la ristrutturazione del blocco Parto e Pediatria per 2,4 milioni. Previsto anche il potenziamento rete ospedaliera con l’adeguamento dei percorsi per triage e valutazione pazienti sospetti Covid nei pronto soccorso per 1,95 milioni.

Entro il 2026 sono previste le ‘Case di Comunità’ a: Ventimiglia (ex Ferrovia), Sanremo (Baragallo), Arma di Taggia (Nuova Stazione), Imperia (Palasalute) e Pieve di Teco (ex Caserme Manfredi).

 

Nell’ambito dell’innovazione tecnologica sono previsti: l’acquisizione di sistemi medicali destinati alla prevenzione e cura pandemia covid, l’acquisto di due acceleratori lineari, un laboratorio analisi di ultima generazione e la donazione di un mammografo. La programmazione degli interventi con il finanziamento ex Pnrr verrà acquistato un tomografo computerizzato a 128 strada per la Radiologia di Imperia, per 540mila euro, un tomografo a risonanza magnetica per la Radiologia di Sanremo per 914mila, un angiografo per Emodinamica di Sanremo per 608mila, un eco tomografo mutidisciplinare per la Radiologia di Sanremo per 82mila euro e la fornitura di un sistema per Radiologia Diretta a Imperia per 244mila.




All'incontro di oggi non erano presenti tutti i sindaci dei 66 comuni imperiesi ma ha suscitato un profondo interesse come capita sempre in tema sanitario. Le preoccupazioni maggiori riguardano le distanze dei singoli centri ospedalieri anche vanno a collidere con le problematiche di organico espresse dall'Asl.

Carlo Alessi

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