Attualità - 07 ottobre 2022, 07:11

Caro energia allo Spazio Conad di Taggia: Lupi "Costi quadruplicati entro fine 2022, conteniamo i prezzi per i clienti"

"Per noi due punti sono importanti: salvaguardare i posti di lavoro e non riversare il costo dell'energia sui prezzi dei prodotti" - ha detto il presidente Franco Lupi.

Il 'caro energia' sta colpendo tutti, anche la grande distribuzione come lo Spazio Conad di Arma di Taggia. L'ipermercato ha registrato una spesa triplicata per il costo della bolletta elettrica, circa 1 milione di euro in più rispetto a quanto previsto a inizio anno. 

"Siamo preoccupati - ci ha spiegato il presidente Franco Lupi - e abbiamo una ipotesi su fine 2022 che potrebbe portarci ad una voce di spesa addirittura quadruplicata rispetto all'anno scorso. La nostra è una azienda con circa 200 dipendenti ed è mia responsabilità tutelare posti di lavoro e far si che l'azienda non vada in perdita". 

Il dato economico è significativo considerando che stiamo parlando di una superficie di 4650 metri quadri con frigoriferi, luci e riscaldamento. Tutte voci che incidono pesantemente sulla spesa per la gestione di questo punto vendita, uno dei più grandi della provincia di Imperia. "Abbiamo da poco ristrutturato - sottolinea Lupi - (l'inaugurazione dei nuovi ambienti è avvenuta a giugno ndr) quindi tutte le attrezzature nuove implementate sono state prese già in un'ottica risparmio energetico. Poi tutte le nostri luci sono a led a basso consumo e per il resto sfruttiamo temporizzatori, oltre al buonsenso che ci porta a non attivare luce o riscaldamento in spazi non utilizzati. Certo ci atteniamo alle disposizioni nazionali sulla riduzione di 1 grado per la temperatura dei locali, però tutti possono stare sicuri che non lasceremo le persone al freddo o al buio". 

Il caro energia può incidere sui prezzi dei prodotti venduti? "La nostra organizzazione, Conad, ci permette di monitorare mese per mese l'andamento costi e fare le dovute modifiche in funzione di voci come quello dell'energia che oggi sembra essere scappato di mano. Per noi due punti sono importanti: salvaguardare i posti di lavoro e non riversare il costo dell'energia sui prezzi dei prodotti. I prezzi li subiamo, a volte li assorbiamo e cerchiamo il più possibile di contenerli. Poniamo maggiore attenzione contro lo spreco e puntiamo ad un migliore efficientamento dei punti di vendita. Purtroppo c'è un aumento fisiologico dei prezzi ed è dovuto all'inflazione. Così come per il costo dell'energia, cerchiamo di assorbirlo senza incidere sulla clientela. E' un discorso che facciamo in primis sui beni di prima necessità perchè sappiamo quanto sia diventato difficile per le famiglie arrivare a fine mese".

"C'è preoccupazione - aggiunge Lupi - perchè una spesa minore delle famiglie vuol dire anche un minor potenziale introito. Sembra che con l'inflazione per il prossimo anno saremo prossimi alla recessione e ci sarà un calo di fatturati e margini. Per questo diventa prioritario contenere i prezzi, subito. Così come bisogna pensare agli investimenti. Lavorando 365 giorni all'anno, non possiamo permetterci di avere risorse adeguate per la sostituzione, la manutenzione delle attrezzature destinate al lavoro del punto vendita. Bisogna andare avanti e superare questo brutto periodo". 

State valutando la possibilità di sfruttare fonti energetiche alternative? "Sì - conclude il presidente Franco Lupi - sto personalmente seguendo la possibilità di posizionare un impianto fotovoltaico da cui attingere energia. Certo, la speranza è che questa condizione di aumento dei costi non perduri nel tempo ma dubito che questa voce di spesa tornerà agli stessi livelli di un anno fa. Le aziende come la nostra, io per primo, dovremo pensare di poterci avvalere di fonti energetiche alternative, già nel breve periodo"