Attualità - 30 settembre 2022, 12:29

Confronto tra i sindaci di Taggia e Badalucco per Meosu: gli 800mila euro? "La priorità è la nuova strada non la passerella"

Gli 800mila euro di Badalucco saranno girati per un secondo lotto di interventi, necessario a completare la strada che ricordiamo passa sul comune di Taggia.

La passerella o il ponte tibetano non sono la priorità per Meosu. Questo quanto emerso dall’incontro che c’è stato stamani in comune a Taggia tra i sindaci Mario Conio e Matteo Orengo di Badalucco. 

Un tavolo di confronto per decidere anche quale sia la migliore strategia per usare il contributo di 800mila euro ottenuto dal Comune di Badalucco. L’importante somma arrivata da Protezione Civile, attraverso Regione Liguria, sarà impiegata per completare i lavori sulla nuova strada di Meosu. 

L'INTERVISTA A MARIO CONIO

È questa la priorità per portare fuori dall'isolamento la zona agricola tra i due comuni. Dal 2 ottobre 2020, Meosu non è più raggiungibile a causa della distruzione del ponte, unica via d'accesso scomparsa nella piena del torrente Argentina, durante la notte dell'alluvione. 

A distanza di due anni, è in corso l'ultima fase dei lavori per la realizzazione della nuova strada che collegherà Meosu passando da Fraitusa. Una viabilità che prima non c'era, realizzata dal Comune di Badalucco sul territorio di Taggia, con il benestare di numerosi proprietari che hanno ceduto a titolo gratuito i terreni per il tracciato. 

Le condizioni di sicurezza della nuova strada sono state al centro di alcune polemiche e preoccupazioni da parte della popolazione. Taggia e Badalucco da tempo stanno portando avanti un rapporto di collaborazione per gli isolati di Meosu. Gli 800mila euro di Badalucco saranno girati per un secondo lotto di interventi, necessario a completare la strada che ricordiamo passa sul comune di Taggia. Le pendenze rimarranno quelle attuali ma le due amministrazioni puntano a restituire alla comunità una viabilità sicura per tutti. 

La prima fase si chiuderà, salvo imprevisti, entro novembre. Ad ottobre partirà la cementificazione del fondo e nel frattempo verranno ultimate le opere di regimentazione delle acque. Invece, ci vorranno ancora diversi mesi per la nuova fase dei lavori che dovrebbe chiudersi entro un anno, quindi fine 2023. 

Al momento viene accantonata la realizzazione della passerella o ponte tibetano allargato. Una ipotesi che comunque verrà analizzata dagli uffici, per valutare la fattibilità e soprattutto, il prezzo necessario alla costruzione. Infatti non va dimenticato che anche questo tipo di opera è assoggettata alle attuali norme del piano di bacino. Così come si era ipotizzato per un eventuale nuovo ponte, anche questa passerella non potrebbe essere fatta sulla stessa linea del vecchio pontile distrutto ma più in alto, quindi con una luce maggiore e una spesa potenzialmente molto elevata. 

Su questi aspetti i due sindaci non si sbilanciano limitandosi a dire che i fondi ricevuti andranno subito sulla strada. Appare chiaro che quanto eventualmente avanzerà da questo intervento, integrato magari con altri finanziamenti, potrebbe essere girato per l'eventuale passerella chiesta anche dalla popolazione per garantire così una possibile seconda via d'accesso a Meosu.

Mario Conio

Matteo Orengo