“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”
Unione Popolare propone l'articolo 53, uno dei fondamentali della nostra Carta, quella stessa che da più parti è definita tra le più belle al mondo. “Disattesa e non solo – evidenzia il partito - per quanto concerne il tema della fiscalità. Eppure l'articolo è di una chiarezza estrema. Quando invochiamo la fiscalità progressiva non facciamo altro che ribadire quella giustizia fiscale costituzionalmente garantita. Perseguire la giustizia fiscale significa contrastare l'evasione fiscale. In Italia a fronte di 70 miliardi da riscuotere entrano nelle casse dello Stato solo 10 miliardi. Questo è profondamente ingiusto. Il prelievo fiscale continua a pesare sui soliti noti, mentre i grandi patrimoni continuano a crescere vergognosamente e i servizi, quelli che sono garantiti dalla fiscalità generale, la sanità, i trasporti, la scuola, vengono sempre più privati di risorse”.
“La redistribuzione della ricchezza – termina Unione Popolare - passa anche attraverso la giustizia fiscale. Perché se tutti pagassero il giusto, chi già lo fa pagherebbe meno: lavoratori dipendenti, il cosiddetto popolo delle partite IVA ‘obbligate’, i piccoli lavoratori autonomi. Per ridurre davvero le tasse a chi le paga giuste, bisogna farle pagare a chi le paga troppo poco o non le paga affatto. Votiamo Unione Popolare”.