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Politica | 21 settembre 2022, 07:31

'Unione popolare' fa chiarezza su energia e futuro: "Nucleare? No, grazie! Ecco i motivi per dissentire"

"La fusione nucleare produce calore e questo continuerà ad aumentare la temperatura globale, mentre fornirà energia elettrica tramite il solito vecchio ciclo termodinamico della pentola a pressione"

'Unione popolare' fa chiarezza su energia e futuro: "Nucleare? No, grazie! Ecco i motivi per dissentire"

“Nucleare? No Grazie ! In barba a due referendum si riparla di nucleare”. Interviene in questo modo ‘Unione Popolare’ che fa chiarezza sull’argomento.

“La fusione nucleare non ci sarà nel 2028 come ha affermato Draghi sapendo di mentire, visto che forse il prototipo ITER (Cadarache – Provenza) verrà acceso nel 2030 forse a piena potenza nel 2035 per produrre 500 MW di potenza per 10 minuti (appena sufficienti per produrre in un altoforno una putrella di 2 metri) dimostrando di produrre più energia di quella che consuma. A quel punto, forse, un reattore di potenza sperimentale, ‘non commerciale’ – il DEMO che non potrà essere in funzione prima del 2050-60”.

“Il progetto Sparc (Eni) – prosegue ‘Unione popolare’, di dimensioni più piccole, arriverà forse qualche anno prima alla sperimentazione, ma per prototipo e commerciale i tempi reali previsti sono analoghi. Insomma se tutto andrà bene la fusione potrebbe dare elettricità commerciale a fine XXI secolo. Va anche precisato che se la fusione nucleare produce poche scorie, ‘la macchina’ – il tokamak – diventa fortemente radioattivo e la manutenzione ordinaria dovrà essere effettuata con robot, per poi nascondere da qualche parte i rottami pericolosissimi per 120-150 anni”.

“E poi? La fusione nucleare produce calore e questo continuerà ad aumentare la temperatura globale, mentre fornirà energia elettrica tramite il solito vecchio ciclo termodinamico della pentola a pressione: calore-vapore-pressione-turbina alternatore. GUERRA. Ma quello a cui si sta puntando parlando di nucleare è invece il ritorno alla fissione nucleare che è quella che produce montagne di scorie biocide per millenni e per la custodia di quelle prodotte in Italia nella stagione nucleare paghiamo ancora una bella fetta nelle bollette elettriche di oggi. Perché il nucleare da fissione può utilizzare parte del materiale degli arsenali militari atomici “obsoleti” e che “vanno rinnovati” secondo le esigenze delle nuove guerre che non escludono “piccole” bombe nucleari “tattiche”, e fornisce nel contempo, grandi quantità di plutonio necessario proprio per quelle. Salvini e Draghi e quindi tutti coloro che non mettono in discussione le logiche del mercato e della guerra, da Fratelli d’ Italia a Sinistra Italiana per intenderci, ne sono consapevoli e responsabili”.

“Nucleare? Fumo negli occhi – termina ‘Unione popolare’ e rinnovo degli arsenali atomici, altro che energia del futuro. Noi siamo (davvero) contro il nucleare!”

I.P.E.

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