Ancora circa 15 mesi senza la possibilità di andare e venire in Piemonte attraverso il Colle di Tenda. E’ quanto emerso questa mattina, in Prefettura a Cuneo nel vertice sul tunnel e sulla strada che unisce la nostra provincia al basso Piemonte, fondamentale sul piano turistico e commerciale sia per l’imperiese che per la zona sciistica.
L’incontro di oggi si è svolto a due settimane dall'ultima conferenza intergovernativa che ha approvato il progetto del viadotto a scavalco della frana, all'uscita del tunnel. In presenza anche il commissario straordinario per l'opera, ingegner Nicola Prisco. Ed è da lui che i sindaci della valle vogliono risposte e chiarimenti. Erano presenti tutti i comuni cuneesi: da Limone Piemonte a Vernante, da Robilante a Roccavione, fino a Borgo San Dalmazzo e a Cuneo.
Presente anche il presidente di Confindustria e della Camera di Commercio di Cuneo Mauro Gola. Le risposte di Prisco sono attese anche dal mondo produttivo. L'assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, ai microfoni del nostro giornale ha ringraziato il commissario per la sua presenza a Cuneo. Ma, soprattutto, ha sottolineato come il prossimo sarà l'ultimo inverno difficile per il territorio.
Da fine 2023 il collegamento riprenderà. E nel frattempo saranno i treni la risposta migliore. Quattro coppie al giorno per servire meglio il territorio, interlocuzioni in corso con la Francia per tarare nuovamente gli orari e la promessa, nonostante l'importante sforzo economico richiesto, che i collegamenti ferroviari verranno mantenuti anche quando l'opera del Tenda sarà completata.