Politica - 19 settembre 2022, 08:08

Nappi (Italia Sovrana e Popolare) ad Albenga: "Il 25 settembre mettete la croce sul nostro simbolo, per non far portare quella croce ai nostri figli" (Foto e Video)

Un dibattito pubblico che si è focalizzato in primis sulla sanità pubblica, ma anche sul lavoro e la crisi energetica

C’è grande convinzione nelle parole di Francesco Nappi, candidato al Collegio Uninominale alla Camera Liguria 1, e Silvano Ceccoli, candidato al Senato per il Ponente, entrambi per Italia Sovrana e Popolare, che ieri mattina, domenica 18 settembre, hanno tenuto un dibattito pubblico in piazza del Popolo ad Albenga. Fisicamente assente Marco Rizzo, esponente di spicco della coalizione anti-sistema, che avrebbe dovuto prendere parte all’incontro pubblico, ma presente attraverso un messaggio registrato per i cittadini albenganesi.

Ripristino delle strutture sanitarie territoriali, fra cui Pronto Soccorso ed Ospedale ad Albenga, in Val Bormida, tutela degli stabilimenti balneari, delle attività commerciali e delle aziende sono stati alcuni dei temi che sono stati affrontati.

Noi non siamo più in democrazia, il popolo non conta più nelle decisioni del Paese – spiega Nappi -. Le decisioni sono ormai nelle mani di uno stretto numero di persone, di lobby, di multinazionali. La sovranità popolare è alla base della democrazia di ogni Stato. Bisogna partire da lì”.

Oggi, in particolare per Nappi, l’attenzione si è focalizzata sul tema caldo della Sanità. “Vogliamo il ripristino della Sanità territoriale in Liguria, svenduta e privatizzata dal presidente Toti. Vogliamo la riapertura dei Pronto Soccorso chiusi, le strutture dismesse nell’imperiese e in Valbormida e la riapertura del Punto Nascite a Pietra Ligure. La Sanità non va messa in discussione e non deve essere privata, ma deve essere alla base di ogni democrazia, a disposizione per i cittadini”.

Avrei voluto essere con voi, ma per altri impegni non ho potuto – esordisce Rizzo nel messaggio registrato da Rizzo agli albenganesi -. So che nella vostra zona, in Liguria, la situazione della Sanità pubblica è molto negativa, come probabilmente in tutta Italia. Mancano i riferimenti, scompaiono piccoli ospedali, c’è apprensione sugli eventuali rischi. L’impegno di Italia Sovrana e Popolare è molto semplice rispetto alla Salute pubblica: noi vogliamo un grande impegno, grandi finanziamenti, sottrarli alle armi e alla destinazione di guerra. La nostra proposta politica è quella di togliere le sanzioni, togliere l’invio delle armi e tornare ad avere il gas dalla Russia a basso costo. Quest’ultimo aspetto porta il nostro Paese alla distruzione economica e sociale. Pace, ripristino dei rapporti diplomatici con la Russia, riavere i contratti del gas a basso costo. L’Italia è un Paese energivoro e lo vogliono distruggere. Con Italia Sovrana e Popolare questo non avverrà”.

Siamo l’unica vera opposizione a questo sistema di larghe intese, che va dalla sinistra alla destra – incalza Ceppoli -. Vogliamo rappresentare la classe lavoratrice e difendere chi vive del proprio lavoro. I lavoratori sono sempre stati colpiti ed ora lo è anche la Costituzione, nata dalla Resistenza, calpestata soprattutto dalla guerra e dalla questione Green Pass. È un momento di emergenza e secondo noi, anche persone di idee diverse dovrebbero unirsi e fare la propria parte per difendere la sovranità italiana svenduta da questa classe politica alle multinazionali e alle imprese straniere, che poi lasciano a casa centinaia di migliaia di lavoratori. Dobbiamo inoltre fare una vera battaglia contro l’alta mortalità sul lavoro. Se andiamo avanti così, ci saranno più persone che muoiono lavorando che decessi per Covid”.

Noi siamo per l’uscita dalla Nato, dall’Oms e dall’Unione Europea. Vogliamo dialogare con tutti, ma dobbiamo avere l’autonomia dalle imposizioni sotto forma di ricatto. Chiediamo agli italiani di darci fiducia il prossimo 25 settembre, mettendo la croce sul simbolo giusto, ovvero Italia Sovrana e Popolare, per non portarci quella croce pesante avanti nel tempo. Soprattutto lo dobbiamo ai nostri figli”, conclude Francesco Nappi.

Nel corso dell'incontro si è parlato dell'attuale situazione economica, del rincaro delle bollette dovuto alla politica dei partiti al governo in questi ultimi anni e soprattutto della politica protezionista di Italia Sovrana e Popolare volta a tutelare i cittadini, le famiglie, attività produttive e posti di lavoro.

I.P.E.