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Economia | 18 settembre 2022, 13:51

Muffa in casa: come riconoscerla e quali trattamenti per eliminarla?

Lo sviluppo e la proliferazione di muffe continuano ad essere tra i principali disagi in grado di manifestarsi all’interno di un edificio

Muffa in casa: come riconoscerla e quali trattamenti per eliminarla?

Lo sviluppo e la proliferazione di muffe continuano ad essere tra i principali disagi in grado di manifestarsi all’interno di un edificio. Si tratta di un fenomeno che ogni anno colpisce numerose abitazioni su tutto il territorio nazionale e che non va sottovalutato, in quanto un mancato tempestivo intervento volto ad eliminare definitivamente il problema può provocare, col trascorrere del tempo, il degrado della stessa struttura edilizia.

Infatti, la presenza di questi microrganismi appartenenti alla famiglia dei funghi dentro le mura di casa può provocare ingenti danni, in quanto la muffa è in grado di aggredire in profondità gli oggetti su cui si posa, comportando un deterioramento e quindi indebolimento dei materiali che li compongono.

La muffa in casa, in ogni caso, è una condizione a cui si può porre rimedio: l’importante è attivarsi immediatamente non appena ci si rende conto che la propria abitazione è stata colpita da tale fenomeno.

A tal riguardo risulta fondamentale affidarsi a ditte specializzate nel settore, come per esempio Murprotec, che propone un trattamento antimuffa sviluppato sempre su misura, attraverso una fase di analisi e diagnostica delle specifiche criticità riscontrante in ogni ambiente.

Muffa: imparare a riconoscerla e ad individuarne le cause

È fondamentale innanzitutto imparare ad identificare il fenomeno e conoscere quali siano le cause scatenanti. In questo modo, si può cercare di prevenire l’insorgere del problema ma soprattutto intervenire tempestivamente in caso di necessità.

In genere, la muffa si manifesta sotto forma di macchie di colore nero, verde e marrone e si concentra sui bordi delle finestre, sui mobili, sui tappeti, in bagno, in cucina – anche sul cibo – e in tutte le zone della casa con scarsa ventilazione, fredde e buie.

La contaminazione da muffa è conseguenza diretta di un tasso elevato di umidità presente all’interno dell’abitazione, a sua volta riconducibile a diverse tipologie di fenomeni come le infiltrazioni d’acqua e la condensa.

Le infiltrazioni si hanno quando l’acqua proveniente dall’esterno penetra dentro le mura di casa, generando macchie scure e scatenando la formazione di un ambiente umido. L’acqua può infiltrarsi dalle perdite provenienti dal tetto o dalla rottura di una tubatura oppure dalle pareti laterali quando queste sono a contatto o nelle vicinanze di un corso d’acqua.

Il fenomeno può essere determinato anche dalla presenza di un muro “controterra”, vale a dire costruito nel sottosuolo, vicino al terreno umido che naturalmente assorbe l’acqua – è il caso, ad esempio, dei seminterrati.

In quest’ultima circostanza, è possibile che si verifichi una risalita dell’acqua sulle pareti domestiche grazie alla capacità di assorbimento tipica delle mura di casa: in tal senso si parla di umidità di risalita.

La condensa, invece, deriva dalla differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno. Quando l’aria all’interno è troppo calda ed entra in contatto con le mura o gli infissi delle finestre che sono più fredde, l’aria diventa satura ed il vapore acqueo contenuto nell’aria passa dallo stato gassoso a quello liquido. Si vengono così a depositare quelle goccioline sulle superfici che costituiscono terreno fertile per lo sviluppo di muffa.

Come eliminare definitivamente la muffa

Non appena ci si rende conto che l’abitazione è colpita da fenomeni di umidità e che le muffe si stanno per sviluppare o già hanno contaminato diverse superfici, è fondamentale rivolgersi subito a professionisti del settore affinché questi possano intervenire in maniera efficace e definitiva sul problema. 

In linea generale, viene effettuata una verifica preliminare sul posto per rilevare tutti i dati necessari ad individuare se esiste un problema di umidità e quale sia la causa scatenante.

Verificata la presenza di muffa, gli operatori bonificano l’ambiente ed installano un impianto centralizzato per controllare la qualità dell’aria all’interno dell’abitazione, dispositivo con il quale è possibile garantire un ricircolo continuo dell’aria attraverso l’immissione nelle mura domestiche di aria preriscaldata e filtrata ed al contempo l’espulsione di quella viziata.

Nel caso in cui il tasso di umidità elevato sia derivante da infiltrazioni d’acqua, a seconda che provenga dal tetto oppure dal muro a contatto con il sottosuolo, è possibile posare materiale impermeabile oppure utilizzare microemulsioni siliconiche che – una volta iniettate ad alta pressione al centro del muro – consentono di creare una barriera chimica al movimento dell’acqua.

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