Una vera stangata, in parte attesa, ma non ai livelli cui poi è giunta: a Menton la tassazione sugli immobili cresce del 22%. Il Consiglio Municipale, per far fronte a problemi di bilancio, ammessi dallo stesso primo cittadino, aveva deliberato, la scorsa primavera, una manovra che avrebbe aiutato le casse comunali a riprendersi mediante un incremento del 15% della taxe foncière: questa decisione era nota da tempo ed era stata comunicata e giustificata dal nuovo sindaco Yves Juhel.
Quello che non immaginavano gli abitanti della città di frontiera e che l’aumento sarebbe andato ad impattare su un’altra decisione, questa volta governativa: l’incremento della base di calcolo dell’imposta sugli alloggi del 3,4%.
Il che crea un effetto moltiplicatore e la taxe foncière aumenta, in effetti, per la parte comunale del 17,5%.
Poi vi sono altre voci che fanno ulteriormente crescere la tassazione, si tratta dell’incidenza della quota destinata alla Carf, la Communauté d'Agglomération de la Riviera Française e quella a profitto della Gemapi, la tassa che finanzia la ricostruzione del territorio dopo la tempesta Alex. Non incrementerà, invece, la tassa sull’immondizia.
Risultato la taxe foncière diventerà più salata del 25% annullando così l’abolizione della Taxe d'Habitation, tassa peraltro che non è sparita per le proprietà in capo a cittadini stranieri. Per i tanti italiani proprietari di una seconda casa nella “città dei citron” una brutta notizia davvero.