Al tradizionale raduno di Pontida della Lega, ripreso quest'anno dopo lo stop dovuto alla pandemia, non poteva mancare Edoardo Rixi, segretario della Lega ligure che si prepara a un ruolo da protagonista nel governo in caso di vittoria del centrodestra. Non è infatti un mistero che il suo nome sia tra quelli in lizza per il ministero delle infrastrutture.
“La Pontida del 2022 – ha dichiarato Rixi - è riabbracciare il nostro popolo dopo tre anni in cui il covid ha impedito di fare assemblee come queste e condividere le nostre iniziative politiche con il nostro popolo e la nostra gente. Oggi la Lega è una famiglia molto ampia che racchiude tutte le regioni del paese, la Liguria ha un ruolo importante e in questo momento stare vicino ai cittadini, alle imprese e alle famiglie che con il caro bollette hanno problemi enormi sia fondamentale. Vogliamo ricordare che la Lega nasce dalla gente e con la gente, quindi quello che cerchiamo di fare è portare nei palazzi del potere le istanze dei nostri territori. Io in Liguria ho messo 'Credo nel mio territorio' perché è evidente che la Liguria ha dei problemi importanti sulle infrastrutture, sulla situazione a livello idrogeologico, abbiamo visto quello che è successo nelle Marche, dobbiamo rivedere delle leggi perché è impossibile non potere in questo paese dragare e pulire i fiumi, sono leggi sbagliate”.
“Poi – continua - bisogna aiutare le imprese in questo momento di difficoltà, soprattutto le piccole, le piccolissime, gli artigiani, i liberi professionisti che non possono più indebitarsi dopo due anni di covid. Deve intervenire lo Stato, non ci piace l'indebitamento pubblico, ma se oggi si deve indebitare qualcuno non è l'impresa, il cittadino, ma lo Stato che deve garantire che di fronte alla situazione economica particolarmente difficile bisogna evitare il fallimento di nuove aziende, vorrei ricordare che il nostro paese è diventato grande nel momento in cui avevamo leggi semplici e facevamo lavorare la gente, non certo con il reddito di cittadinanza. Noi oggi dobbiamo tornare a spingere i giovani a credere nel nostro paese, a lavorare, quindi se facciamo chiudere le imprese otteniamo l'effetto contrario”.
“Credo che la forza della Lega – conclude – sia quella di portare avanti le istanze del territorio, di portarle in quei palazzi che molto spesso non si accorgono di quello che succede fuori Roma e farlo con un senso di comunità e solidarietà tra la gente comune è la cosa più importante. Per me Pontida è un momento non solo simbolico, ma anche di elaborazione di contenuti e condivisione con il nostro popolo che è il popolo non solo delle partite iva, ma di tutta l'Italia che lavora, che ha voglia di riscattarsi e che crede che sia il paese più bello del mondo, peccato che abbia delle leggi sbagliate che noi ci candidiamo per cambiare e avere un governo forte con la Lega protagonista”.