Eventi - 17 settembre 2022, 17:43

Evoluzione storica del tessuto urbanistico di Buggio, a Pigna la presentazione dello studio

All’incontro anche la professoressa Rita Vecchiattini dell’Università di Genova

Nella sala consiliare del Comune di Pigna, si è svolta oggi la presentazione dello studio “Costruito storico: Buggio”, condotto dal dipartimento di Architettura dell’Università di Genova che ha analizzato e misurato l’articolazione costruttiva del tessuto edificato per “raccontare la relazione fra il territorio ed i suoi abitanti”. All’incontro ha partecipato anche la professoressa Rita Vecchiattini.

“Si tratta di un lavoro che ha fatto la facoltà di Architettura dell’università di Genova con la professoressa Rita Vecchiattini insieme alla Regione con la dottoressa Francesca Carioso sull’evoluzione storica del tessuto urbanistico di Buggio. Hanno fatto uno screening sui fabbricati partendo dai più anziani fino ai più recenti. È un lavoro fatto con il progetto Alcotra Pitem Pa.C.E., che sono finanziamenti che hanno fatto già su Bajardo e Realdo” - spiega il sindaco di Pigna Roberto Trutalli - “E’ un progetto interessante perché espone, proprio dal punto di vista delle immagini, l’evoluzione storica del tessuto urbanistico. Doveva essere presentato tempo fa, poi abbiamo avuto parecchi casi di Covid e così l’abbiamo rimandato al 17 settembre”.

“Buggio non ha un’origine legata alla vallata della val Nervia” – aggiunge il primo cittadino – “Il consolidamento della popolazione della val Nervia segue un percorso mentre Buggio è legato essenzialmente alla transumanza invernale fatta dai pastori della val Roja, che poi si fermeranno e costruiranno, quindi andiamo indietro di due millenni. Buggio, ce lo confermano i cognomi delle persone, è legata alla pastorizia, perché i più diffusi erano ‘pastor’ (pastore) e ‘fea’ (pecora). Buggio ha una sua identità e molto probabilmente ha anche la costruzione, inizialmente segue un modello abbastanza semplice o magari di costruito essenziale. Ricordo che negli anni ‘60 quando portarono la luce a Realdo, che era un paese di pastori, loro non volevano l’energia elettrica, perché in estate non c’erano mai visto che erano via con le pecore. L’abitato di Buggio segue un percorso diciamo un po’ diverso dai paesi come Pigna e Castelvittorio, legati essenzialmente a percorsi storici che legheranno il mare con l’entroterra fino ad arrivare al Piemonte nord-occidentale. Buggio segue infatti un percorso che è legato alla transumanza inversa, cioè che viene fatta nel tardo autunno-fine primavera dai pastori di Realdo, di Briga e di Tenda, che si recano al mare per portare le pecore scendendo fino a Camporosso. Abbiamo un bellissimo toponimo a Buggio che ce lo dice, che si chiama La Brigheta, che è una chiesa posta a 1100 metri sul livello del mare ed era la piccola Briga. Sul quel luogo lì il cristianesimo costruirà questa chiesa seguendo quelle che sono le indicazioni della riforma di Gregorio dell’anno mille con la quale i luoghi di culto pre cristiani o anche pagani diventano dei luoghi di culto a tutti gli effetti legati alla chiesa. Pigna ha la chiesa di Passoscio, che è stato un santuario costruito nel 1200-1300 sul luogo di culto pre cristiano. Si parlerà perciò di questa evoluzione storica partendo anche da un altro punto di vista, non solo urbanistico ma anche e soprattutto insediativo, cioè sociale”.

“In Comune a Pigna abbiamo un documento storico del 1425 che regolamenta il passaggio del bestiame dal passo Muratone" – conclude – "Molto probabilmente l’inizio della pastorizia coincide poi con questa esigenza di avere dei posti dove potersi fermare di più e così che nacquero i paesi, anche il borgo di Pigna molto probabilmente è nato così. Si parla perciò da una parte dell’evoluzione del tessuto urbanistico e dall’altra di un po’ di storia, come a quando risalgono gli insediamenti, visto che in questo momento si sa poco del passato”.