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Attualità | 05 settembre 2022, 07:11

Messa in sicurezza della foce dell'Argentina tra Taggia e Riva Ligure: prime opere a partire dal 2023, ecco come interverrà Regione

Un intervento importante che darà il via al cammino per superare i problemi di allagamento che interessano entrambe le cittadine.

Messa in sicurezza della foce dell'Argentina tra Taggia e Riva Ligure: prime opere a partire dal 2023, ecco come interverrà Regione

Nei primi mesi del 2023 è prevista la partenza dei lavori di messa in sicurezza della foce del torrente Argentina tra Taggia e Riva Ligure. Un intervento complesso e oneroso, in capo a Regione Liguria che prevede due lotti di intervento con l'obiettivo, quando saranno completati entrambi, di superare l'annosa problematica di allagamento che tocca le due cittadine.

Si partirà con la ricostruzione degli argini tra il ponte dell'Aurelia e quello dell'ex ferrovia dove attualmente passa la ciclabile. Il letto del torrente Argentina verrà leggermente allargato e gli argini saranno rifatti completamente con un profilo leggermente più alto. 

Questo primo stralcio di intervento avrà delle conseguenze dirette. La prima è l'eliminazione dei circa 45 alberi che oggi si trovano sulle sponde di entrambi i Comuni. Una decisione presa in applicazione di una norma che prevede che non vi siano alberature entro 4 metri dall'argine. Ad ogni modo per ogni albero eliminato si dovrà andare a compensazione ripiantandone due. L'altro aspetto riguarda l'oasi fluviale insistente sul territorio di Taggia. Tutto lascia immaginare che gli animali dovranno essere allontanati nel periodo necessario ad effettuare i lavori e difficilmente potranno ritrovare spazio lì, una volta completato questo primo intervento. 

In più, per Taggia, l'altra grande modifica riguarderà la viabilità. Infatti, oltre al rifacimento della ciclabile in quel tratto, sparirà l'attuale collegamento tra l'argine destro e la darsena. La strada si interromperà prima di arrivare sotto il ponte della ciclabile.  

Ad oggi è stato finanziato il primo stralcio del primo lotto di intervento. Il progetto finale è stato approvato prima dell'estate ed entro la prossima settimana si chiuderà la manifestazione di interesse rivolta alle imprese interessate a fare i lavori. Subito dopo scatterà la gara su invito per presentare una offerta e arrivare infine all'affidamento entro dicembre 2022. 

A quel punto, con l'inizio dell'anno nuovo dovrebbe partire il cantiere che potrebbe durare almeno 10 mesi. Nel frattempo dovrebbe essere definita anche la sorte del secondo stralcio del primo lotto d'intervento: la demolizione e ricostruzione del ponte che potrebbe prendere il via nel 2024. 

Stefano Michero

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