Il vertice è stato finalmente fissato e si terrà martedì alle ore 21 nella sede provinciale del Pd di via San Giovanni a Imperia: Enrico Lauretti che intende candidarsi alla carica di sindaco alla testa della lista ‘Società Aperta’ alle comunali della primavera 2023 sfidando Claudio Scajola incontrerà il segretario provinciale Dem Christian Quesada, il segretario cittadino Massimiliano Cammarata e i rispettivi direttivi.
L’ex capo del Dipartimento Lavori pubblici del Comune e dell’Ambiente in Provincia, la cui candidatura è vista di buon occhio, tra gli altri, da uno dei maggiorenti del Pd imperiese, Antonio De Bonis, illustrerà per la prima volta in forma ufficiale il suo programma.
Da sciogliere anche il nodo delle alleanze. L’obiettivo del Pd è quello di 'spaccare' il blocco moderato che potrebbe, ma non è scontato, sostenere se in blocco la conferma di Scajola a Palazzo civico.
La provenienza di Lauretti da ‘Cambiamo’, linea che non ha mai rinnegato, lascia aperta qualche speranza di portare il sindaco uscente al ballottaggio. Luca Lanteri e Alessandro Savioli hanno già deciso di correre al fianco di Lauretti, ma ai democratici potrebbe non bastare.
Enrico Lauretti e i suoi, comunque, stanno facendo sul serio: dal quartier generale di ‘Società Aperta’ arriva la conferma di un contatto con il ‘guru’ delle campagne elettorali Mauro Ferrari, il consulente piacentino che è già stato al fianco, tra gli altri alle corse vincenti di Carlo Capacci nel 2013 proprio a Imperia, poi di Alberto Biancheri a Sanremo. Meno fortunata quella, limitatamente al ballottaggio, di Luca Lanteri contro Claudio Scajola nel 2018. Ferrari accarezzerebbe il sogno di una rivincita ma per ora la sua candidatura sarebbe stata congelata, anche in attesa di costruire il budget della campagna elettorale. Sul suo sito Ferrari vanta “25 anni di attività la realizzazione della strategia di comunicazione per 32 campagne elettorali, per candidati sindaco, presidenti di Provincia, parlamentari della Repubblica, consiglieri comunali, consiglieri regionali. Tra di loro Giorgio Gori sindaco di Bergamo, Alberto Biancheri, appunto, a Sanremo, Luigi Brugnaro a Venezia, Paola de Micheli.
Terzo incomodo rimane, in attesa di sapere se la sinistra, da Rifondazione a Sinistra Italiana, presenterà o meno un unico candidato di coalizione, rimane il commissario della polizia postale Ivan Bracco attivissimo sul fronte dei contatti con partiti, movimenti e società civile. Non è passato inosservata e ha fatto sorridere più di qualcuno, la decisione da parte dell’amministrazione Scajola di rifare la pavimentazione di piazza San Giovanni a Torrazza, proprio sotto le finestre di Bracco. La sfida a distanza è cominciata.