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Eventi | 01 settembre 2022, 09:57

L’auditorium di Ospedaletti impazzisce per il calcio con Davide Bellini (foto e video)

Ieri sera la presentazione di “Matti per il calcio”, il primo libro dello psicologo e psicoterapeuta sanremese

Le immagini dall'auditorium di Ospedaletti

Le immagini dall'auditorium di Ospedaletti

Un viaggio nel calcio che non c’è più, alle radici di una passione che sa di follia, tramandata di padre in figlio. La presentazione di “Matti per il calcio”, opera prima dello psicologo e psicoterapeuta Davide Bellini, ha portato il pubblico dell’auditorium di Ospedaletti in una dimensione pallonara d’altri tempi, lì dove nascono le radici di un amore che sa di follia.
Matti per il calcio” va a scavare nell’animo di tutti i calciofili che possono così scoprirsi meno soli nella loro pazzia domenicale, nelle loro urla in solitaria sul divano, nei loro musi lunghi il lunedì mattina dopo un derby perso.
Davide Bellini ha dialogato con Claudio Restelli ed è stato accompagnato da letture, video e intermezzi musicali all’insegna del tifo, delle sigle cult, dei momenti che hanno segnato la storia dello sport più amato al mondo.

“Matti per il calcio”
Sul fatto che le passioni rappresentino per le nostre vite l'antidepressivo naturale più potente, probabilmente non ci sono dubbi. Quello che invece si recupera attraverso le pagine di questo libro è il loro enorme potenziale autobiografico.
Le nostre passioni possono seguirci per tutto l'arco della vita, riuscendo anche a superare in longevità i grandi amori e le storie famigliari.
L'autore ha cercato, utilizzando la potenza scardinante della follia intesa come perdita di controllo, di recuperare tutto quello che aveva ricevuto da una sua grande passione, il calcio.
Su questo sport probabilmente è stato detto e scritto tutto, ma partendo sempre da una prospettiva unica. Questo libro, pur non essendo un saggio di psicologia né di pedagogia, un'autobiografia, un libro per tecnici o un romanzo di formazione, riesce tuttavia a racchiudere in sé tutto questo e a descrivere il calcio con tutta la complessità che rappresenta ai giorni nostri.
La frase "il calcio non è più solamente uno sport" è stata talmente ripetuta da averci fatto dimenticare di chiederci cosa sia diventato nel frattempo. I fantastici otto minuti cinematografici che separano il ragionier Fantozzi dalla speranza infranta di godersi in televisione Italia-Inghilterra alla drammatica visione della corazzata Potèmkin hanno fotografato magistralmente l'impatto socioculturale del calcio nel nostro Paese.
Ma potremmo ancora descriverci così?
Questo libro parla di questo, di passioni eterne, di ricordi come patrimoni collettivi e di una follia quasi necessaria per amare per sempre. 

Davide Bellini
Il mio nome è Davide Bellini e sono nato a Sanremo nel 1973. Vivo a Ospedaletti, sempre nella provincia di Imperia, con mia moglie Yerlandys e i nostri due figli, Filippo e Santiago.
Dopo la maturità classica al Cassini di Sanremo, in mancanza di alternative significative, mi iscrivo alla statale di Milano, facoltà di lingue. Galleggio per un quadriennio (in realtà è stata piuttosto un'apnea!) mentre nel frattempo la mia passione per la musica spazza via tutto e mi porta e mettere su una band di glam rock (idea geniale da avere a metà anni 90 mentre il mondo è incantato dal Grunge). Il tempo e il talento non dirompente (diciamola così per salvaguardare l’autostima…) mi hanno aiutato a capire che il sogno della rockstar sarebbe rimasto tale.
In nome di quel sogno ho passato 8 mesi a Londra e in quel periodo ho recuperato amore per la lettura, in particolare per la psicologia e la filosofia. Dai sogni infranti rinasce la voglia di studiare e 'iscrivermi alla facoltà di psicologia a Pavia dove mi laureo con una tesi sulla delfino-terapia applicata all'autismo. Inizio a lavorare nelle scuole all'interno degli sportelli di ascolto e in centri di aggregazione giovanile. In seguito, per 5 anni, ricopro il ruolo di vice direttore di una comunità educativa per minori. Col tempo mi specializzo in psicoterapia a orientamento sistemico-relazionale. Riesco a mescolare la mia passione per lo sport con la mia professione conseguendo un master in psicologia dello sport. Dal 2011 mi dedico esclusivamente all'attività privata di libero professionista come psicologo psicoterapeuta.
Questo è il mio primo libro.

Pietro Zampedroni

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