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Attualità | 31 agosto 2022, 11:15

Dove sono finiti i filmati dell’ultima esibizione di Luigi Tenco? Il caso finisce in Parlamento: “Divergenze durante le prove, poi non si sa cosa sia accaduto” (Video)

Il legale della famiglia Michele Piacentini spiega: “Sono tre le edizioni del Festival delle quali si sono perse le tracce, in due casi per via di un incendio mentre del ’67 non si hanno motivazioni ufficiali”

Luigi Tenco

Luigi Tenco

Sono passati 55 anni da quel 26 gennaio 1967 e la morte di Luigi Tenco nasconde ancora alcuni lati oscuri. Le ultime ore di vita del cantautore sono state scandagliate nel corso dei decenni per trovare risposte a un suicidio che, secondo alcuni, nasconde dubbi e congetture che ancora tengono banco.

L’ultima battaglia degli eredi ruota attorno ai filmati dell’ultima esibizione di Tenco proprio la sera del 26, poche ore prima del tragico gesto nella stanza 219 dell’hotel Savoy di Sanremo. Nelle teche Rai non ci sono tracce della sua performance sul palco, un video che potrebbe essere cruciale per rispondere ad alcune domande: Tenco appariva già turbato durante l’esibizione? È vero che cantò male la sua “Ciao amore ciao”?
Testimoni riferiscono anche di screzi durante le prove pomeridiane, altro episodio del quale non esistono prove tangibili.

Nella storia del Festival di Sanremo sono tre le edizioni delle quali si sono perse le registrazioni. In due casi si è trattato di incendi che hanno danneggiato i supporti video e la Rai ha dimostrato con prove concrete l’accaduto; per l’edizione 1967, invece, non sono state date motivazioni ufficiali.
Voci di corridoio parlano di sequestri dei filmati da parte della Procura della Repubblica ma non esistono atti in merito - commenta Michele Piacentini, legale della famiglia Tenco - non si sa dove siano, speriamo che le istituzioni ufficiali diano risposte”. 

Intanto in questi giorni il caso dei filmati scomparsi è finito in Parlamento con l’interrogazione presentata dall’on. Manfredi Potenti al ministro della Cultura Dario Franceschini. La famiglia, invece, ha presentato un esposto alla Procura di Genova per chiedere di riportare alla luce i filmati.

Pietro Zampedroni

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