Territorio, responsabilità, concretezza e stabilità. Questa la ricetta di Marco Scajola, candidato capolista nel collegio plurinominale al Senato, per la Liguria, con il gruppo 'Noi Moderati'. Gli argomenti sono stati al centro dell'ultima puntata di '2 capetti con Federico', la nostra trasmissione condotta da Federico Marchi.
Scajola ha analizzato l'attuale situazione politica italiana, quanto è stato fatto e quanto c'è bisogno di fare. Su come sia nata questa candidatura ha sottolineato: "Come successo nella mia storia politico amministrativa non ho chiesto niente - racconta Marco Scajola - Non l'ho fatto quando sono stato in consiglio comunale tanti anni fa, o in Regione, o adesso che ho ricevuto questo segnale e proposta importante. E' un onore. La candidatura arriva dal presidente Giovanni Toti che intendo ringraziare ma anche da tutti i vertici, perchè il gruppo Noi Moderati raggruppa quattro realtà nazionali importanti che gravitano da sempre nel centro e hanno dato ministri e buon governo in passato. E' arrivato anche da un grande sentiment da parte della gente".
L'INTERVISTA INTEGRALE
Sulla legge elettorale il candidato ha le idee chiare: "Va modificata, perchè il cittadino deve poter scrivere sulla scheda il nome e cognome di chi vuole votare così come lo fa con i consiglieri comunali o regionali. Va fatto anche per i parlamentari. Non sempre chi prende più voti o ha più consenso sul territorio, vince o viene eletto. E' una partita difficile ma mi piacciono le sfide e sono motivato dalle attestazioni ricevute. Solo ieri ho ricevuto poco meno di 1000 messaggi. Ho risposto a tutti, mi ha aiutato anche mio figlio. Ce la metterò tutta".
Assessore regionale al secondo mandato con il presidente Giovanni Toti, Scajola ha spiegato come candidature e territorio siano due aspetti che hanno giocato un ruolo centrale nelle scelte per queste elezioni politiche. "Noi abbiamo messo al centro scelte territoriali. Siamo contro i paracadutati. - precisa Scajola - Siamo contro le scelte che non vanno nel rispetto del territorio. Più volte la provincia di Imperia e anche il sottoscritto l'ha vissuto nell'ultima legislatura, siamo stati oggetto di persone paracadutate che poi sono sparite dal nostro territorio. Giovanni Toti insieme ai componenti del nostro movimento ha deciso di rispettare i territori".
"Rappresento il buon governo della Regione Liguria che in questi anni tra miliardi di difficoltà ha dato ottimi risultati. Non dimentichiamo la ricostruzione del Ponte di Genova, i fondi di Protezione Civile, per le infrastrutture, proprio qui nel ponente oltre 10milioni di euro per la riqualificazione urbana, la Pigna di Sanremo con fondi per 15milioni di euro, le Gallardi, le case popolari di Ventimiglia 6milioni di euro di investimenti per una riqualificazione mai vista prima. Ho tutte le caratteristiche per correre in un collegio che è su tutta la regione. Chi mi vorrà votare e spero siano in tanti, potrà votarmi da Ventimiglia a Sarzana. La mia collega Ilaria Cavo, un ottimo rappresentante della nostra Giunta, ha fatto un grande lavoro, è di Genova quindi è giusto che corresse lei nel collegio uninominale del capoluogo. Altri partiti non hanno fatto le nostre scelte spero che questo non causi purtroppo vediamo ad ogni elezione politica nazionale ovvero che le persone non vogliono andare a votare perchè non si sentono rappresentate nei territori".
"Se verrò eletto mi farebbe piacere, tra le cose più importanti che ci sono da fare, portare modifiche alla legge elettorale, dando le preferenze ai cittadini e impedire soprattutto che ci possano essere fenomeni di paracadutismo. In politica si assiste di continuo a questo giochino delle pedine, per mettere candidati in qualche collegio sicuro o blindato. Rispetto per tutti ma in primis per i cittadini".
La legge elettorale è importante ma quali sono le priorità? "Certo, prima ci sono ben altri problemi. Le famiglie nel nostro Paese vivono una situazione incredibile. Una famiglia italiana che vuole avere dei figli ha delle difficoltà incredibile per i costi. - replica Marco Scajola - E' stato calcolato che un figlio da 0 a 18 anni costa circa 250mila euro. Cifre incredibili per molti cittadini che vivono in una situazione di difficoltà. Lo Stato dovrebbe intervenire come fa in Francia, Inghilterra e in tanti altri Paesi europei, sostenendo chi vuole avere dei figli. Sostiene chi vuole far crescere la comunità. I nostri figli devono essere in scuole all'altezza. Come Regione abbiamo investito già diversi milioni di euro ma ce ne vogliono molto di più e lo Stato ha la responsabilità di dover fare questo".
"Nel mio eventuale ruolo di Senatore farò in modo che le comunità abbiano più risorse per le scuole. Poi, le imprese, noi viviamo in un territorio caratterizzato dalla piccola e media impresa questa non può assolutamente essere messa ai margini e ricordata solo alle campagne elettorali, quando ci sono annunci. Bisogna parlare con gli imprenditori seriamente. Abbiamo una classe imprenditoriale che ci invidiano al mondo ma dobbiamo metterla in condizione di non essere fatta di eroi o martiri che tengono aperte le attività. Bisogna sostenerli economicamente. Se tu dai del lavoro io ti sgravo i costi di quel personale così spenderai meno e magari metterai qualche centinaio di euro in più nella busta paga di quella persona e famiglia e così lavorerà di più l'economia del territorio perchè se uno ha più soldi è portato a spenderli".
"Bisogna aiutare famiglie e imprese e metterle al centro senza demagogia, regali o regalini da fare ai cittadini come reddito di cittadinanza che non si capisce come venga dato e sono miliardi di euro impegnati dallo Stato senza che si sappia che fine hanno fatto queste persone che dovrebbero rientrare nel mondo del lavoro. Quante di queste persone sono entrate nel mondo del lavoro? Quando chi doveva aiutarle era anch'esso un precario. Situazione allucinante di un paese che è andato avanti solo con slogan e promesse ma senza una politica seria, quella del fare, quella che abbiamo fatto con senso di responsabilità in Regione e in tanti comuni liguri e che ha portato a risultati concreti con la realizzazione di infrastrutture, avere fondi per le scuole, per l'edilizia residenziale pubblica. Abbiamo fatto dei miracoli economici. Bisogna parlare delle cose che si possono fare e di come farle. Con senso di responsabilità e rispetto per i cittadini".
"Dobbiamo mandare a Roma una classe dirigente che abbia le capacità, l'esperienza amministrativa per risolvere problemi. Di parlamentari che sono andati a Roma a riscaldare la poltrona e fare periodicamente qualche comunicato stampa ne abbiamo già avuti abbastanza. - analizza - Serve un governo stabile che dia stabilità amministrativa. non possiamo essere ogni volta il Paese 'ballerino' dipinto all'estero come inaffidabile. E' una etichetta che non ci siamo cercati ma che qualche volta ci siamo meritati".
"Dobbiamo dare garanzia di una stabilità. E' una legge elettorale che non ha dato vincitori ma dei pareggi. Quindi ci siamo sempre trovati governi creati al momento che non hanno garantito la stabilità. Negli ultimi anni il Parlamento è sceso da un punto di vista qualitativo ma anche da un punto di vista di operatività. Si è visto e sentito poco. Dobbiamo ridare dignità a un Paese che la dignità l'ha persa con parlamentari che sappiano fare il loro mestiere" - conclude Marco Scajola, candidato capolista al Senato con 'Noi moderati'.