/ Economia

Economia | 22 agosto 2022, 07:00

Il Casinò di Sanremo, chi affolla le sue sale?

Ci troviamo in Liguria agli inizi dello scorso secolo e, fra i cittadini di Sanremo si può già notare una certa agitazione e non è di certo per il festival musicale che prenderà piede di lì a qualche anno.

Il Casinò di Sanremo, chi affolla le sue sale?

Ci troviamo in Liguria agli inizi dello scorso secolo e, fra i cittadini di Sanremo si può già notare una certa agitazione e non è di certo per il festival musicale che prenderà piede di lì a qualche anno. In via Matteotti, infatti, sta per essere inaugurato un importante edificio che andrà a contraddistinguere per sempre l'identità della cittadina ligure.

Correva dunque l'anno 1905 ed il celeberrimo Casinò di Sanremo spalanca le sue porte ai giocatori d'azzardo, agli scommettitori, ai curiosi ed a tutti coloro che erano di passaggio.

Gli anni sono passati ed i casinò italiani, oggi se ne contano solo tre incluso quello di Sanremo, si sono trasferiti più online che altro (questo dato è perfettamente dimostrato anche dal portale casinosulweb), ma che succede esattamente nei luoghi fisici del gioco d'azzardo?

Molto probabilmente, passeggiando per le vie della propria città, è possibile vedere piccole scene quotidiane nelle sale bingo, tra le slot machines, vicino alle macchinette del videopoker e così via. Sono dei momenti che un po' tutti possono notare tutti i giorni, o quasi, ma proviamo per un momento a capire che cosa succede dentro e fuori le porte di un'icona del gioco d'azzardo come il Casinò di Sanremo.

Partiamo subito da un paio di cifre, giusto per renderci conto di che cosa stiamo parlando. Oltre agli stipendi dei croupier, degli addetti alle pulizie, di quelli alla sicurezza, dei tecnici e così via, il Casinò di Sanremo ha recentemente dichiarato la bellezza di ben 22 milioni di Euro di incassi dei quali 18 derivano solo dalle slot machines. Un dato che fa riflettere su come il gioco d'azzardo è cambiato parecchio negli ultimi anni, meno partite di carte e giri di roulette dunque, ma più spin alle slot sperando nella magica e tintinnante combinazione.

Ma veniamo ora agli avventori. Certo, naturalmente ci sono tantissimi turisti in questo periodo di terrificante caldo estivo, e lo si può notare anche da un dress code decisamente più casual e meno formale, ma anche i giocatori italiani non sono da meno.

Pare che ve ne siano di tutte le età e di ambo i sessi. Si parte da chi ha compiuto da poco la maggiore età e “può fare quello che vuole” fino a coppie di pensionati con e senza badanti (le quali a loro volta non disdegnano qualche partita visto che sono là).

Purtroppo, però, ci sono anche delle testimonianze che vanno a mettere a nudo il lato oscuro del gioco d'azzardo. Un ex poliziotto della zona, infatti, riferendosi allo strozzinaggio ha dichiarato che “l’ambiente è stato ripulito. Puntando di centesimo in centesimo, la gente si mangia la pensione. Terminati i soldi, si chiedono prestiti ai parenti, oppure al prete”.

Tra gli avventori si evidenzia poi la testimonianza di una signora in pensione che ha precisato come “io e mio marito abbiamo lavorato per il Comune di Milano. La sottoscritta puliva le strade, lui guidava i tram. Con i risparmi abbiamo preso una casa sopra Bordighera, piccola, a un prezzo d’occasione. Veniamo al casinò per divertimento. Io alle slot, mio marito ai tavoli. Gioco le monetine, non mi scambi per una di quelle tossiche nei bar di periferia… Solo le mo-ne-ti-ne, e vada come vada”.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium