A Taggia, padel e tennis troveranno spazio nelle ex Caserme Revelli. Questa la visione progettuale indicataci dal sindaco Mario Conio, quando gli abbiamo chiesto come mai il suo sia uno dei pochi comuni in provincia di Imperia ad essere sprovvisto di queste strutture sportive.
Lo stesso primo cittadino fa parte delle persone che apprezzano il padel, sport che in questi anni ha conquistato Conio come molti altri. Tanto che anche nella Riviera dei Fiori così come nel resto di Italia, circoli tennistici e amministrazioni comunali, hanno deciso di investire. Sono nati numerosi campi soprattutto nelle località costiere per rispondere alla crescente domanda di appassionati, non rimanere indietro e magari guadagnare qualcosa. Ci sono anche Comuni che hanno realizzato i campi e messo a gestione le strutture, generando un'entrata nelle casse dell'ente.
"L'interessamento non è mancato - ci spiega il sindaco Mario Conio - in questi anni ci sono stati avvicinamenti di gruppi e di privati interessati ad aprire strutture di questo tipo ma poi di fatto non si è mai concretizzato nulla. Da parte del Comune ovviamente c'è la massima disponibilità per un ambito, quello sportivo che noi gradiamo e apprezziamo particolarmente. Di fatto però a fronte di tante parole su campi da padel non sono mai state depositate proposte".
Discorso diverso per i due circoli tennistici presenti sul territorio comunale: l'Unione Sportiva Taggese Tennis e la Amatori Tennis Armesi. Per loro è la burocrazia a frenare gli investimenti, considerando che entrambe le strutture si trovano su terreno demaniale dato in concessione. Parlando con entrambi i circoli, è emersa una chiara volontà di investire nel padel che si è tuttavia dovuta arenare contro la burocrazia, soprattutto in vista dei futuri passaggi che interesseranno le caserme Revelli.
Non è un mistero che l'amministrazione punti a rivisitare l'area a nord del compendio di Levà, accentrando su di essa le funzioni sportive, tennis compreso. Nuovi campi, compresi quelli da padel, da affidare tramite bando. Un'occasione ghiotta per i privati ma anche per i due circoli esistenti aprendo anche ad altri ragionamenti sulle aree oggi usate per ospitare i campi da tennis.