Eventi - 03 agosto 2022, 11:43

Venerdì 12 agosto Franco Arminio a Sanremo: "La cura dello sguardo”, incontro-chiacchierata sulle terrazze del Forte di Santa Tecla

Roberto Saviano ha definito Franco Arminio “uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato”.

È il poeta italiano più seguito sul web e, attualmente, uno delle firme più prolifiche e best selling italiane. Franco Arminio sarà a Sanremo venerdì 12 agosto (ore 21.30), in un incontro sulle terrazze del Forte di Santa Tecla, che può essere a tutti gli effetti considerato una vera “perla” del calendario eventi estivi della Città dei Fiori.

L'invito per Arminio è arrivato da Pigna Mon Amour e CMC/Nidodiragno Produzioni, organizzatori dell'iniziativa, che godono del sostegno del Comune di Sanremo e della collaborazione con Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Liguria.

Franco Arminio è riuscito dove fallisce gran parte della cultura italiana: sfondare l’indifferenza verso la poesia e raggiungere un grande seguito di affezionatissimi estimatori in tutto il Paese. Numeri da “star” per lui sul web con gli oltre 100.000 follower su Facebook e oltre 86.000 su Instagram.

All'ultimo Festival della canzone italiana di Sanremo una sua poesia (tratta da "Mettiti in vacanza") è stata letta dall'attore Filippo Scotti e dal cantante Marco Mengoni proprio sul palco del Teatro Ariston.

Roberto Saviano ha definito Franco Arminio “uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato”.

Il titolo dell'incontro-chiacchierata del 12 agosto, “La cura dello sguardo”, è un rimando alla poetica che caratterizza la produzione di Arminio, così improntata alla ricerca della meraviglia. Una meraviglia che certamente ammanta le mura del centro storico di Sanremo che sta proprio cercando da anni, grazie all’impegno di Pigna Mon Amor, di riconquistare anche agli occhi di tutti la sua autenticità e bellezza.

È nato e vive a Bisaccia (Avellino), Arminio, in Irpinia d'Oriente. Tutta la sua attività è legata a doppio filo al territorio e alla tutela degli equilibri dello stesso. Da anni viaggia e scrive, in difesa dei piccoli paesi. È ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna, circostanza che lo ha portato a definirsi «paesologo». In questa direzione molte sono state le azioni perpetrate, tra cui l'ideazione della Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano, paese di 900 abitanti in provincia di Matera dove è stato ambientato il libro “Cristo si è fermato ad Eboli”. Il suo ultimo libro è “Lettera a chi non c'era” (2021). Preziose le sue collaborazioni – tra gli altri - con Giovanni Lindo Ferretti e Brunori SAS.

Biglietto (posto unico non numerato): euro 10,00 (include il diritto di accesso al Forte di Santa Tecla). I biglietti sono acquistabili la sera dell'evento all'ingresso del Forte, a partire dalle ore 19.00.