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Attualità | 02 agosto 2022, 12:21

Sanremo: la città perde due asili nido, è caos iscrizioni a un mese dal via al nuovo anno scolastico

Pireri: “Avrei voluto lavorare con calma alla riorganizzazione e invece abbiamo dovuto farlo di corsa per ragioni non dipendenti da me”

Sanremo: la città perde due asili nido, è caos iscrizioni a un mese dal via al nuovo anno scolastico

A meno di un mese dal via all’anno scolastico 2022/2023 molte famiglie di Sanremo si ritrovano spalle al muro nel fare i conti con l’annoso problema delle iscrizioni all’asilo nido. Ma, se possibile, ora la situazione è ben più ingarbugliata rispetto alla ormai cronica mancanza di posti.

La bolla è scoppiata negli ultimi giorni quando in Comune è stata convocata una rappresentanza di educatori e genitori ai quali è stata comunicata la chiusura del nido ‘La Cicogna’, struttura di eccellenza cogestita da Asl e palazzo Bellevue all’interno della struttura della casa di riposo ‘Borea’. Nato come asilo interaziendale per i dipendenti Asl, l’asilo ‘La Cicogna’ è sempre stato apprezzato per un’offerta su misura per le famiglie e al momento ospitava 24 bambini. L’azienda sanitaria ha però fatto un passo indietro rescindendo la convenzione con il Comune per via della mancata copertura finanziaria del servizio; un atto consentito che, però, ha lasciato non poco in difficoltà l’amministrazione pubblica.
L’addio a ‘La Cicogna’, inoltre, fa il paio con la chiusura de ‘Il Fiocco’, struttura privata (quindi non dipendente dal Comune) che ospitava 10 bambini con una lista di attesa di 27.

In una situazione già complicata in partenza per le chilometriche liste d’attesa, la perdita di due asili nido getta nel caos il sistema dei nidi a poco meno di un mese dal via al nuovo anno. E le procedure per l’iscrizione rischiano di diventare una giungla. Il messaggio sconsolato che arriva da alcune mamme è chiaro e non fa giri di parole: “A Sanremo se ti nasce un bambino non sai dove metterlo. Senza un punto nascite e senza servizi rischia di non essere più attrattiva per le giovani coppie”.

Quale la soluzione? Negli ultimi giorni l’assessore ai Servizi Sociali Costanza Pireri ha lavorato a una forzata riorganizzazione in modo da trasferire i bimbi de ‘La Cicogna’ in altre strutture comunali. “Insieme al sindaco abbiamo incontrato educatori e genitori ad aprile ripetendo l’intenzione dell’amministrazione di tenere aperto il nido ‘La Cicogna’ - spiega l’assessore ai nostri microfoni - cosa che, però, non può essere fatta solo dal politico, deve essere seguita dagli atti dei dirigenti. Considerando che il dirigente del settore è stato assente per malattia per più di tre mesi la questione è slittata perché chi lo sostituiva non era autorizzato a portarla avanti. Al momento del rientro del dirigente siamo stati messi alle strette, avrei voluto lavorare alla riorganizzazione per l’anno scolastico 2023/2024 e non di corsa siccome per quest’anno avremmo voluto mantenere aperto ‘La Cicogna’. Ma di fronte all’ipotesi di un parere sfavorevole sulla delibera da parte del dirigente ci siamo dovuti adeguare. Abbiamo quindi incontrato educatori e genitori per comunicare loro la chiusura. Fino all’ultimo abbiamo provato a tenerlo aperto, volevamo lavorare con calma alla riorganizzazione e, invece, lo dobbiamo fare di corsa”.

Il Comune rimane quindi con un totale di quattro asili nido pubblici a disposizione: due gestiti direttamente (‘Arcobaleno’ e ‘Raggio di Sole’ per un totale di 44 posti) e due affidati a cooperative (‘Villa Peppina’ e ‘La Nuvola’ per un totale di 42 posti).
Con la riorganizzazione si amplieranno i posti offerti anche chiudendo ‘La Cicogna’ e ricollocando i suoi nove bambini al ‘Raggio di Sole’ - spiega l’assessore Pireri - mentre i non iscritti e non ancora inseriti a ‘La Cicogna’ troverebbero collocazione nelle altre graduatorie. Con l’aumento del personale ‘Arcobaleno’ e ‘Raggio di Sole’ passeranno da 22 posti a 36 ciascuno”. In questo modo si proverebbe anche a scongiurare l’ipotesi di un fastidioso sorpasso in graduatoria da parte dei bimbi in uscita da ‘La Cicogna’, ipotesi che aveva non poco indispettito le famiglie in attesa da tempo.

Il progetto sarebbe quello di aumentare il personale dell’‘Arcobaleno’ e, allo stesso tempo, affidare il ‘Raggio di Sole’ a una cooperativa con la procedura avviata proprio nelle ultime ore tramite la pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio.

Intanto i progetti futuri sono affidati a una speranza chiamata ‘fondi Pnrr’ che, per il settore del sociale, si tradurrebbero in un nuovo polo da 0 a 6 anni da costruire in zona via Duca degli Abruzzi. Ma sono ovviamente progetti a lungo termine. Nel breve periodo c’è da mettere una pezza all’anno scolastico imminente e a quelli a venire onde evitare che le giovani famiglie di Sanremo si sentano abbandonate.

Pietro Zampedroni

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