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Politica | 29 luglio 2022, 20:24

Sanremo: l'ex Sindaco Pippione su Rivieracqua "Promuovere azioni di responsabiltà, l'acqua rimanga pubblica"

Occorre riesaminare i bilanci e, se del caso, promuovere azioni di responsabilità. Il 2021 ha chiuso con un avanzo di gestione e, dopo una verifica puntuale dei prezzi applicati, i debiti si pagano eventualmente a rate”.

Sanremo: l'ex Sindaco Pippione su Rivieracqua "Promuovere azioni di responsabiltà, l'acqua rimanga pubblica"

L’ex Sindaco Leone Pippione interviene sulla questione Rivieracqua, che viene discussa in queste ore nel corso del Consiglio comunale di Sanremo.

“Qualcosa non torna – dice Pippione – perché in un'azienda pubblica ogni spesa deve trovare la sua copertura. Come è stato possibile accumulare milioni di debiti per lavori eseguiti senza copertura finanziaria? Sono tutti lavori di somma urgenza? Sento odore di bruciato. Chi ha approvato i bilanci con perdite ingenti e non ha promosso azioni di risanamento è colpevole di ‘mala gestio’. Occorre riesaminare i bilanci e, se del caso, promuovere azioni di responsabilità. Il 2021 ha chiuso con un avanzo di gestione e, dopo una verifica puntuale dei prezzi applicati, i debiti si pagano eventualmente a rate”.

Pippione interviene anche sull’eventuale socio privato: “Spero sia ricercato con procedura pubblica ma entrerebbe con pochi spiccioli rispetto agli enormi investimenti fatti dal pubblico (in special modo  Sanremo che si è svenduta per dare acqua a tutta la provincia). L'acqua è il bene più prezioso che abbiamo per la vita degli umani, degli animali e per l'agricoltura. È, e deve restare un bene pubblico”.

Pippione conclude confermando di essere turbato per la leggerezza con cui viene trattata la pratica: “Il tutto senza rendere edotta la pubblica opinione che ha votato affinché la acqua restasse pubblica nel referendum. Una serata di luglio nella distrazione generale e senza approfondimenti. Il Consiglio Comunale si assume una responsabilità enorme e le conseguenze le pagheremo care. Sono deluso e demoralizzato. Sanremo ha avuto già, nel 1884, un acquedotto (sorgenti di Vignai) e ha investito somme ingenti (diga di Tenarda, acquedotto Roya 1 e 2, rete fognaria e depuratore). Chi stabilisce il valore dei cespiti e della rete?”

Carlo Alessi

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