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Attualità | 25 luglio 2022, 07:14

Ventimiglia: messo all'asta per l'affitto l'ex ospedale Santo Spirito, ci dobbiamo aspettare l'ennesima Rsa?

La struttura è di proprietà del Comune di Pigna, Intanto a Ventimiglia c'è attesa per le decisioni sul futuro Palasalute

Ventimiglia: messo all'asta per l'affitto l'ex ospedale Santo Spirito, ci dobbiamo aspettare l'ennesima Rsa?

Nuovo cambio di era per la sanità ventimigliese. Dopo essere stato il nosocomio della città di confine e, negli ultimi anni un mini ‘palasalute’, l’ex ospedale Santo Spirito è pronto a cambiare ancora.

Mentre è stato approvato dall’Asl 1 Imperiese il documento di indirizzo alla progettazione del futuro Palasalute della città di confine, che sarà costruito con un intervento di ristrutturazione dell’ex capannone ferroviario all’interno dell’area ferroviaria, il Comune di Pigna che è proprietario dell’ex ospedale (da un vecchio lascito), ha pubblicato il bando per l’affitto dell’intero compendio immobiliare.

L’immobile, di proprietà comunale, verrà aggiudicato attraverso un’asta pubblica e con l’offerta al massimo rialzo sul canone. Le offerte dovranno arrivare al comune dell’alta Val Nervia entro mezzogiorno del 16 settembre prossimo, sia via posta che via Pec ma anche a mano. E’ prevista una cauzione provvisoria da 32.400 euro, costituita con fideiussione bancaria o polizza assicurativa, valida per almeno sei mesi, successivi al termine di presentazione dell’offerta.

Il canone di locazione, per 9 anni, più altri 9, è di un milione e 620mila euro a base d’asta, con un eventuale rialzo percentuale sul canone. Cosa verrà allestito all’interno dell’ex ospedale ‘Santo Spirito’? Difficile ovviamente a dirsi, visto che è solo stato emesso il bando per l’affitto ma non è da escludere che possa essere allettante, soprattutto per una eventuale Rsa per anziani.

Intanto nella città di confine si attendono novità per il futuro Palasalute e per la realizzazione della ‘Casa di Comunità’ per un importo da 4,5 milioni di euro. Di questi 2,7 serviranno per i lavori veri e propri mentre 135mila per oneri di sicurezza, 270mila per arredi e attrezzature, 35mila per imprevisti, 60mila per rilievi, 150mila per allacciamento ai pubblici servizi, 544mila per consulenze, 10mila spese di pubblicità legale, 54mila per collaudi e 541mila per Iva.

Carlo Alessi

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