Torna a Ceriana la XXIII edizione della rassegna “Musiche dalla terra”, inserita nel cartellone di “Musica nei Castelli di Liguria”, due Advertisementduedue serate a contatto con il patrimonio culturale e musicale dei popoli della terra: tradizioni, suoni e colori dell’anima popolare, organizzate dal Comune di Ceriana,e dall’Associazione Culturale Corelli. Le serate saranno ad ingresso libero.
Ad ospitare gli avvenimenti musicali sarà l’antichissima chiesa vecchia dei Santi Pietro e Paolo, detta di Santo Spirito, originaria del 1000, con resti romanici ancora visibili nell’architettura e nella pavimentazione e parte absidale ampliata in età barocca. Molto interessanti anche il duecentesco campanile e i due portali laterali che presentano importanti decorazioni e iscrizioni scultoree.
Ecco il programma delle due serate:
27 luglio: Baklava Klezmer Soul
Musiche e canti della tradizione ebraica e dei paesi dell’est
Il repertorio presentato è costituito dalla musica degli ebrei dell’Europa centrorientale, musica che non sfugge a letture legate anche alla cultura gipsy. La parola “klezmer” deriva dalla fusione delle due parole “kley” e “zemer”, letteralmente “strumento musicale”. Oscillante tra malinconia estrema ed esuberante ironia, questa musica veniva eseguita già nel Medioevo in Europa da piccole orchestre itineranti di klezmorim (musicisti) e badchonim (cantanti commedianti) in occasione di feste, divertendo il pubblico ebraico e stupendo quello non ebraico. Essi portavano in giro la musica nata durante le prime ghettizzazioni ed evolutesi durante l’esilio nei Paesi dell’Est. La musica è attraversata dagli influssi culturali più diversi: rumeno, ucraino, ungherese, russo, greco, turco fino alla musica zingara.Oggi la musica klezmer è suonata ovunque gli ebrei siano stati portati dall’esilio e sopravvissuti in forma comunitaria ai vari stermini. È prevalentemente musica di tradizione orale e i primi documenti sonori risalgono al primo Novecento, quando soprattutto in America si inizia un’opera di trascrizione e registrazione. I canti erano in parte creati ma soprattutto cantati dalle donne nell’unica lingua da esse conosciuta, l’jiddish, ibrido tra il tedesco antico, l’ebraico e le lingue slave.
clarinetto Isacco Basilotta
fisarmonica Roberto Avena
voce e percussioni Michela Giordano
percussioni Lorenzo Armando
basso elettrico Nicolò Cavallo
30 Luglio: Mi Linda Dama
Historias Sefarditas
Il trio Mi Linda Dama è un progetto musicale di ispirazione mediterranea; composizioni proprie e pezzi della tradizione musicale sefardita; canti antichi dalla forte carica emotiva ri-proposti con arrangiamenti freschi e originali, volti ad enfatizzare la fusione di tante culture mediterranee, in un connubio di suoni antichi e moderni grazie all’utilizzo di un’ampia varietà di strumenti di epoche ed aree diverse.