Politica - 20 luglio 2022, 07:11

Sanremo: raccolta differenziata, risponde l'Assessore Tonegutti "Prima era molto peggio, oggi siamo al 61,7%"

La percentuale è ancora lontana dal minimo del 67% previsto ma l'Amministrazione conferma che a breve arriveranno i cassonetti a scomparsa: "Ma il porta a porta era il passaggio fondamentale"

Sanremo: raccolta differenziata, risponde l'Assessore Tonegutti "Prima era molto peggio, oggi siamo al 61,7%"

Ancora la raccolta dei rifiuti in primo piano sul nostro giornale, in particolare per la pulizia e la differenziata a Sanremo. La settimana scorsa Luca Lombardi e Daniele Ventimiglia hanno chiesto un cambio di rotta sulla raccolta, puntando il dito contro la pulizia delle strade ma, soprattutto, le modalità della raccolta ‘porta a porta’.

All’interno della trasmissione ‘2 Ciapetti con Federico’, condotta da Federico Marchi, è arrivata pronta la risposta dell’Assessore all’Ambiente, Sara Tonegutti, che ha preso il timone della delega da poco tempo, da Lucia Artusi.

L’Assessore ha evidenziato come, in Italia negli ultimi due decenni rifiuti siano cresciuti di anno in anno, disattendendo le indicazioni della Comunità Europea: “Si fondano su ‘Riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero’, le quattro ‘R’ che sono alla base di qualisais corretta gestione sostenibile dei rifiuti. Noi dobbiamo attenerci alle regole europee, demandate alle regioni e, quindi, agli ambiti territoriali”.

L’Assessore Tonegutti ha sottolineato come la Regione Liguria abbia appena aggiornato il piano dei rifiuti che arriva al 2026: “All’interno – prosegue l’Assessore – ci sono degli obiettivi chiari e definiti. Il principale è quello di produrre meno rifiuti e differenziare di più. Per fare ciò esistono delle azioni, tra le quali la più importante è la prevenzione, ovvero incentivare il compostaggio domestico o l’acquisto di prodotti con meno imballaggi. Il secondo obiettivo è quello di raggiungere il 67% di raccolta differenziata e si può farlo con la raccolta domiciliare (come sostiene la Regione stessa) delle frazioni riciclabili e del secco residuo. La nostra città ha adottato il ‘porta a porta’ non perché lo ha inventato, ma perché è quello della maggior parte delle città italiane”.

L’Assessore Tonegutti ha confermato la percentuale di Sanremo, che arriva al 61,7% di differenziata, un dato superiore alla media della provincia e anche della Regione intera, che si attesta al 53,5%. “Il sistema ‘porta a porta’ è l’unico che ci ha permesso di far cresce la differenziata che, come si faceva prima con i cassonetti, era al 28%. Solo con il ‘porta a porta siamo arrivati ai risultati attuali, anche se è un sistema con criticità che si cerca di limare. Ci sono gli ‘Ecopunti’, gli ‘Ecocentri’ e i cassonetti di conferimento con la tessera”.

In prospettiva futura l’Amministrazione ha deciso, di concerto con Amaie Energia, ha deciso di installare alcune isole ecologiche, partecipando al bando previsto dal Pnrr. “Per le criticità che ci sono – prosegue l’Assessore – ho un dialogo frequente con Amaie Energia, per superarle. Sicuramente la morfologia della città non ci aiuta con 400 km di strade, senza dimenticare gli afflussi turistici in alcuni momenti dell’anno”.

L’Assessore Tonegutti ha voluto ringraziare i cittadini che conferiscono in modo corretto: “Sono per fortuna la maggior parte – ha detto – e, per colpa di chi non lo fa si deturpa l’immagine della città e si aumentano i costi di discarica. Un grazie va anche ai 155 dipendenti di Amaie Energia che si prodigano ogni giorno per aumentare la qualità del servizio”.

I controlli degli ispettori ambientali, insieme ai ‘Rangers D’Italia’ sono costanti e le multe per il conferimento errato dell’immondizia sono circa 1.700 all’anno: “Si tratta di sanzioni diverse – dice l’Assessore – e, tra queste anche gli abbandoni nei boschi e non solo. I sacchetti vengono solitamente portati lontano dalle abitazioni di chi commette il reato”.

Le critiche, non solo dall’opposizione politica in Consiglio, sono però molte da parte dei cittadini. C’è anche da ricordare come era Sanremo prima: “La città, prima della raccolta differenziata – ha detto Tonegutti – aveva delle ‘discariche diffuse’, con batterie di cassonetti, pieni di qualsiasi tipo di rifiuti, non differenziato. Le cose spiacevoli per fortuna si dimenticano e la città è decisamente più pulita di allora. Questo non significa che i problemi non ci sono, anzi ci sono zone che ne hanno. Non dimentichiamo che i rifiuti li produciamo tutti e tutti devono impegnarsi, in prospettiva per l’ambiente in generale. Non possiamo lasciare montagne di rifiuti a chi ci seguirà”.

Si parla molto dei cosiddetti cassonetti a ‘scomparsa’ che si vedono in molte città: “Abbiamo partecipato al bando specifico del Pnrr – termina Sara Tonegutti – per implementare questo tipo di raccolta, ma non si poteva non passare dal ‘porta a porta’ per educare le persone e tutti noi alla differenziata. Non dimentichiamo l’applicazione ‘Junker’ che ci aiuta. Io ricordo personalmente quanta indifferenziata ho fatto scomparire e tutti dovremmo farlo. Innanzi tutto per risparmiare e poi per l’ambiente in generale, dimenticando le ‘montagne’ di rifiuti. Purtroppo la maggior parte di differenziata è plastica e, nonostante i molti cercando di comprare senza imballaggio, credo che serva un’azione a livelli più alti per obbligare i produttori ad avere imballaggi sempre più compostabili e compatibili”.

Carlo Alessi

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