Attualità - 20 luglio 2022, 17:49

Imperia: 6 milioni di euro subito dalla Regione per eseguire i lavori alle tubazioni verso Diano Marina, la conferma (Foto e Video)

Ma non solo: anche ulteriori finanziamenti per realizzare invasi e sistemare una rete di tubazioni troppo vecchia e che si rompe troppo spesso

Imperia: 6 milioni di euro subito dalla Regione per eseguire i lavori alle tubazioni verso Diano Marina, la conferma (Foto e Video)

Quasi 6 milioni di euro per eseguire subito i lavori previsti un anno fa dal ‘masterplan’ per la condotta del Roya a Imperia e verso il dianese. Ma non solo: anche ulteriori finanziamenti per realizzare invasi e sistemare una rete di tubazioni troppo vecchia e che si rompe troppo spesso.

Queste le risultanze del summit tra Regione e Provincia, che si è svolto oggi a Imperia tra il Presidente Giovanni Toti, accompagnato dagli Assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola e il Presidente della Provincia Claudio Scajola, alla presenza della dirigenza di Rivieracqua.

Entra infatti in vigore oggi la legge che assegna 5,8 milioni di euro al soggetto gestore del servizio idrico integrato sul territorio imperiese, per interventi sull’acquedotto del Roja e azioni emergenziali in considerazione della situazione di alta severità idrica del territorio e nelle more della dichiarazione dello stato di emergenza. Lo ha comunicato oggi il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell’incontro.

I 5,8 milioni di euro sono stati erogati da Regione Liguria per potenziare il sistema idrico della provincia di Imperia, a valere sul fondo strategico regionale, necessari a realizzare interventi strutturali per preservare l’uso idropotabile dell’acqua. Queste risorse sono state rese disponibili grazie alle modifiche alla Legge di stabilità 2022, approvate in consiglio regionale, quale anticipo del PNRR per finanziare l’avvio di quattro lotti funzionali del Matserplan del Roja e anche per finanziare interventi strutturali per far fronte all’emergenza idrica prevedendo il raddoppio e la sostituzione della rete idrica di acqua potabile del ponente dal valore complessivo di 29,5 milioni di euro, in grado di risolvere tutte le criticità idriche dell’area di Sanremo, Imperia, del Golfo Dianese fino ad Andora.

Oltre il 60% dell’acqua erogata in rete sul territorio proviene dal fiume Roja. L’alimentazione della falda è dipendente dai deflussi superficiali e pertanto, a seguito della grave siccità, si è determinata sul territorio del ponente ligure una situazione di rischio per la regolarità del servizio idrico con una stagione estiva che presenta temperature al di fuori della norma. A questo si deve aggiungere l’evento alluvionale dell’ottobre 2020, la cosiddetta tempesta 'Alex', che ha comportato la movimentazione di ingenti quantitativi di materiale solido con forte intorpidimento delle acque superficiali e la presenza di un particolato molto fine che ha ridotto la ricarica di acqua verso la falda. Tutti i campi pozzi che insistono sulla valle del Roya presentano così rilevanti criticità dovute a un consistente e generalizzato abbassamento dei livelli di falda sia a gestione francese che italiana.

“E’ stato importante avere qui la Regione – ha detto il Presidente Scajola - e sono grato per questo. Oggi ci è stata consegnata e firmata la lettera del Presidente Toti, che affida alla Provincia un finanziamento da 5,8 milioni di euro affinchè, in attesa del Decreto governativo per il raddoppio del Roya con la nuova condotta, si possano iniziare subito i lavori per i due lotti autorizzati e progettati, tra Imperia e Diano Marina. L’occasione odierna è stata quella di ragionare sugli interventi a breve e medio termine. E’ stato deciso di chiedere ulteriori finanziamenti al Governo, per riuscire a fare degli invasi, prendere acqua a Nord di Pieve di Teco ma anche rifare una rete ormai vetusta e che si guasta di continuo. Per l’emergenza attuale è stato concordato di ottenere risorse dalla Regione, previste nel bilancio di Rivieracqua, affinchè non si ripetano ritardi nell’assicurare l’assistenza in questa fase di emergenza. Abbiamo bisogno che vengano messe a disposizione le autobotti per alleviare il passaggio di questa fase. Ora è responsabilità nostra farlo diventare realtà”.

Al presidente Scajola è stato fatto presente come, dal maggio del 2021 non è cambiato nulla, nonostante le proteste del tempo:E’ vero, ho più volte sottolineato i ritardi mostruosi di una società che non funzionava. Oggi l’assemblea dei Sindaci ha deciso di cambiare l’assetto in società per azioni che possa essere snella e operativa. Ma ci vorrà del tempo. Quale è la novità di oggi? Sono i progetti esecutivi pronti e, da questa sera anche i finanziamenti per realizzare i lavori”.

“Siamo qui perché il ponente ligure sta vivendo l’ennesima stagione di emergenza idrica come tutta Italia – ha detto Toti – In questo anno è stato fatto un grande lavoro da parte degli amministratori del territorio, a cominciare da Rivieracqua. Oggi abbiamo una società che può guardare al futuro e un volume di investimenti importanti. Ma abbiamo tempistiche che vanno messe in fila. Abbiamo già firmato il decreto e l’affidamento dei fondi a Rivieracqua per risolvere almeno il tema della principale condotta di acqua potabile sul territorio. Poi vi sono i temi legati alle piccole condotte comunali su cui ragionare”.

Il presidente Toti ha ricordato che “oggi viviamo un’emergenza idrica ma abbiamo armi per combatterla. Non è un tema di risorse, le risorse in anticipazione ci sono, come ci sono quelle del piano invasi, inoltre Regione ha chiesto lo stato di emergenza idrica sull’intera regione, e ha già ricevuto da Rivieracqua l’elenco di interventi necessari. L’anticipazione di oggi nasce da una variazione di bilancio di Regione Liguria e ove servisse siamo pronti a intervenire ulteriormente. E’ chiaro che il grande lavoro svolto nell’ultimo anno di riallineamento di sistema richiede comunque ancora un po’ di tempo. Ma dobbiamo subito mettere a gara i 5,8 milioni di euro di finanziamenti in modo che la prossima estate si possa vedere un film diverso”.

L’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha ringraziato tutti: “per essere arrivati a costruire un atto normativo che non è stato un percorso semplice e che con i colleghi di Giunta abbiamo fatto con estrema urgenza dentro un provvedimento che non era nato per portare quella norma. Oggi però dobbiamo tenere dritta la barra delle opere strutturali. E, nel momento in cui ci verrà riconosciuto lo stato di emergenza potremo trovare nuove risorse. Abbiamo chiesto anche ai sindaci del Savonese e dell’Imperiese di farci pervenire le richieste emergenziali per poterle integrare nella nostra richiesta di stato di emergenza”.

“In questi due anni – ha sottolineato il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola– Rivieracqua ha predisposto tutte le procedure per costituire una nuova società, stamattina è stato approvato il bilancio e per la prima volta si chiude in utile perché si sta mettendo ordine in una situazione complicata. Per questo ringrazio Regione Liguria che, per accelerare i tempi, ha deciso con via d’urgenza di anticipare una cifra consistente per far partire i due lotti più delicati della nuova condotta del Roya. L’incontro di oggi serve a sancire questo e anche a segnalare la situazione di emergenza in cui ci troviamo. I nuovi interventi sul Roya non risolvono completamente la situazione, ma intanto si parte”.

“Il ponente paga errori del passato – ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – e adesso ci troviamo in una situazione di emergenza. Regione Liguria ha dimostrato con atti concreti la vicinanza al territorio imperiese, affrontando con determinazione la questione dell’acqua. Infatti sono stati anticipato poco meno di 6 milioni di euro per permettere di intervenire sulle tubature nel comprensorio imperiese e dianese e fare in modo che non vi siano più rotture frequenti con i conseguenti disagi che si verificano soprattutto durante la stagione estiva. Dall’altro lato la condizione straordinaria che stiamo vivendo in conseguenza alla crisi idrica ci impone di dover pensare, oltre a un miglioramento e un potenziamento dell’utilizzo del fiume Roya, anche ad alternative per non essere dipendenti da un’unica fonte”. 

Diego David

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