Attualità - 20 luglio 2022, 08:10

Anche un sanremese tra i 60 del 'Movimento Europeo non violento' agli incontri dei giorni scorsi a Kiev

Un gruppo di circa 60 tra uomini e donne che credono nei mezzi non violenti per la risoluzione dei conflitti ha incontrato il sindaco della città, alcune persone dell’Amministrazione comunale, il Nunzio Apostolico e altre personalità delle chiese

Anche un sanremese tra i 60 del 'Movimento Europeo non violento' agli incontri dei giorni scorsi a Kiev

Il ‘Movimento europeo di azione non violenta’, con una rappresentante di Sanremo del comitato ‘Cittadin* per la Pace’, dal 10 al 12 luglio scorso è stato a Kiev, in Ucraina.

Un gruppo di circa 60 tra uomini e donne che credono nei mezzi non violenti per la risoluzione dei conflitti ha incontrato il sindaco della città, alcune persone dell’Amministrazione comunale, il Nunzio Apostolico e altre personalità delle chiese, un medico dell’esercito ucraino, alcune organizzazioni della società civile ucraina oggi molto impegnate nel supporto agli evacuati e al paese in generale, oltre che due donne alla Direzione del Museo nazionale ucraino.

Gli incontri, avvenuti con discrezione e ufficialità al tempo stesso, soprattutto a protezione di tutti gli intervenuti, hanno permesso di conoscere un po’ più da vicino la complessità della situazione di un Paese in guerra dal punto di visto ucraino. Tanto gli esponenti istituzionali quanto quelli provenienti dalla società civile ci hanno fortemente tenuto a sottolineare l’inclusività della società ucraina sotto attacco dell’esercito russo. Questa rivendicazione ha permesso di gettare lo sguardo dentro una società complessa più di quello che le parti e i media esplicitano, una società in transizione verso forme di democrazia più compiute.

Per gli Ucraini e Ucraine la guerra in corso è prima di tutto e soprattutto una guerra contro l’aggressore, vedendo lontano Bruxelles, una lettura di geo-politica internazionale come scontro tra Russia e Stati Uniti o uno scontro per le risorse energetiche. La quotidianità degli Ucraini e Ucraine è fatto di profughi dell’est da sistemare nella parte ovest del Paese o da aiutare nel transito verso Paesi esteri, di allarmi aerei che interrompono la routine (anche 2 o 3 al giorno), di familiari dei soldati caduti, di razionamento di carburante; per la capitale c’è l’impegno costante delle autorità locali per l’approvvigionamento alimentare.

Con tutto ciò l’accoglienza alla delegazione del Mean è stata molto calorosa e precisa sul piano formale. Per tutti gli Ucraini presenti è stata più che simbolica la presenza di persone che hanno portato i loro corpi lì nella zona del conflitto e sono diventati per loro interlocutori più credibili di altri. Ne segue ora un impegno anche nel nostro territorio. L’appuntamento è per giovedì 28 agosto alle 21, nella sede di CVSpolis in via XX Settembre 36 a Sanremo.

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