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Politica | 24 giugno 2022, 08:55

Sanremo: restyling del Porto Vecchio, dalla Federazione Operaia i consigli per migliorare il progetto

Secondo il gruppo della Fos ci sono dei limiti progettuali

Sanremo: restyling del Porto Vecchio, dalla Federazione Operaia i consigli per migliorare il progetto

L'ultima riunione del Consiglio Comunale di Sanremo, con voto unanime, ha dato, di fatto, il via alla procedura per il bando di gara per il Restyling di Porto Vecchio.

Il gruppo di cultura politica della Federazione Operaia Sanremese, avrebbe preferito che le caratteristiche del progetto fossero state altre, diverse: “Non c’è dubbio che il Porto Vecchio di Sanremo, tutto il fronte mare e l’area circostante abbiano bisogno di un profondo ripensamento urbanistico ed estetico; pertanto non siamo contrari ad importanti operazioni che vedono coinvolti soggetti privati. Il problema politico, a monte, c’era e rimane. Il soggetto privato (che legittimamente deve fare dei profitti) restituisce alla città un ritorno di valore aggiunto e di immagine adeguato rispetto all'utilizzo di un bene collettivo così importante? Non ci sembra che le forze politiche e i movimenti civici cittadini presenti in Consiglio Comunale, abbiano dato una risposta argomentata alla problematica”.

Secondo il gruppo della Fos ci sono dei limiti progettuali: “Che, a ben vedere, celano un’idea di sviluppo della città molto diversa dalla nostra sensibilità. Vogliamo evidenziare il nostro scetticismo circa il nuovo profilo che assumerà il Porto Vecchio, troppo sbilanciato, verso un target di imbarcazioni fortemente impattanti per mole e stazza e per un’attenzione verso quei turisti (i proprietari o chi utilizza gli yacht di cui sopra) che raramente si trasformano in ‘consumatori’ nella nostra città. Questa operazione sembra più pensata per questo tipo di turista che per la cittadinanza. Quale vantaggio dovrebbe trarne il cittadino comune dall’arrivo delle imbarcazioni? Per non parlare del forte impatto ambientale il cui ‘costo’, naturalmente, sarà a carico della città”.

Sempre secondo il gruppo della Fos ancora una volta la logica è sembrata essere sempre la stessa: “Ampi profitti per i privati e poca attenzione ai vantaggi per la collettività cittadina. Non chiediamo di rinunciare all'operazione, ma di verificare (prima della pubblicazione del bando) la possibilità di migliori condizioni (durata e contropartite), un minore impatto ambientale (la questione del tunnel e non solo), più opportunità per gli operatori locali nell'utilizzo degli spazi e nella fornitura di beni e servizi, nessuna limitazione all'accesso (soprattutto di quello pedonale) a Porto Vecchio”.

Queste le problematiche evidenziate dal gruppo Fos, che potrebbero essere oggetto di confronto rispetto alla verifica richiesta:
- La possibilità di riduzione della durata della concessione (65 anni sono troppi!);
- ottenere la sistemazione e valorizzazione del tratto di costa davanti alla Vecchia Stazione Ferroviaria (si veda parte dello studio di fattibilità predisposto dall'Architetto Emanueli);
- alleviare l'impatto, a partire dall'altezza, del tunnel di via N. Bixio, che di fatto impedisce l’attuazione del Piano del Traffico;
- mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili per ridurre l'impatto ambientale: quello visivo, quello acustico, quello atmosferico e dell'inquinamento delle acque;
- una maggiore disponibilità di spazi e più opportunità per gli operatori economici e professionali del territorio rispetto alla fornitura di beni e servizi per il turismo, comparto fondamentale per una città a vocazione turistica.
- nessuna limitazione per i pedoni nell'accesso al porto.

“E’ evidente conclude il gruppo della Fos – che per noi non esiste alcun pregiudizio verso un soggetto privato, ma la sola volontà di contribuire, mediante la proposizione di alcune problematiche, nel migliorare e aumentare i benefici per il pubblico rispetto al pur ovvio interesse privato. Allo stesso tempo ci permettiamo di evidenziare che nessun rappresentante delle forze politiche o movimenti civici, presenti in Consiglio Comunale che si è espresso in modo favorevole (o non si è presentato alla votazione), nelle prossime settimane possa dire: si poteva fare di più e diversamente. A nostro avviso, se si vuole agire, questo è il momento per farlo”.

Redazione

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