Attualità - 16 giugno 2022, 17:32

Bordighera: nuovo aumento del 50% dei dehors, Pignatta "Ci sono dei limiti e i problemi sono tanti"

Pignatta non lesina critiche alla decisione di allargare le zone all'aperto per bar e ristoranti: "Le manifestazioni 'mangerecce' non pagano più"

Bordighera: nuovo aumento del 50% dei dehors, Pignatta "Ci sono dei limiti e i problemi sono tanti"

“La notizia giorni che l’Amministrazione avrebbe deliberato l’aumento del 50% dei dehors preoccupa, e non poco, gli abitanti di Bordighera Alta, anche in virtù dell’apertura di un nuovo ristorante”.

Ci scrive in questo modo Giancarlo Pignatta, esprimendo preoccupazione per le decisioni prese dall’Amministrazione, in particolare per il centro storico bordigotto. “Un centro storico come il nostro – prosegue Pignatta - ha dei limiti fisici dettati dalle mura, dall’angustità dei carugi e dalla tipologia urbanistica delle abitazioni ‘una sopra l’altra’. Una fragilità che necessita di particolare attenzione nella concessione di nuove attività, nel governo degli spazi pubblici e nell’organizzazione di manifestazioni invasive. Il 23 e 24 giugno (esempio che capita a fagiolo), si riproporrà ‘Un paese di Sapori’, manifestazione sempre difficile da organizzare, non fosse altro per la mancata adesione di vari ristoratori, ma soprattutto per la pianificazione infrastrutturale che richiede”.

Pignatta non lesina critiche su quelle che lui considera ‘solite manifestazioni mangerecce’: “Puntare su queste non paga più. Il turismo esperienziale alle ‘ribotte’ preferisce la sobrietà di pasti comodi e di qualità. Mangiare in piedi in un piatto di plastica e con un bicchiere di birra traballante che non si sa dove appoggiare non è il massimo dell’esperienza a cui un turista attende”.

Ma non mancano nemmeno quelle sui parcheggi: “C’è il problema delle auto da parcheggiare. Negli ultimi tempi si sono autorizzate zone di sosta sui marciapiedi della pineta con il risultato che le automobili vanno sui marciapiedi e i pedoni sulla carreggiata. Più volte abbiamo suggerito, esaurita la capienza del ‘Capo’, di dirottare le auto sul campo dell’Arziglia ed invitare chi vuole salire in paese a percorrere la breve, panoramica Via Garnier. Per non parlare dei servizi igienici che come le cabine telefoniche non ci sono più. Eppure la gente deve pur fare la pipì, possibilmente in strutture barellabili, comode anche per eventuali portatori di handicap; e poi la sicurezza, l’antintrusione, gli assembramenti”.

Secondo Pignatta il centro storico non è un ‘Paese da festini’ come quelli che si facevano sul Capo o in Piazza del Municipio: “E’ un luogo (stavo per dire location!) – termina - dove abitano delle persone e dove si possono però  trascorrere appieno momenti corroboranti per fare due chiacchiere con gli amici, ascoltare buona musica, magari accomodati in suggestivi ma rispettosi dehors”.

Carlo Alessi

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