Il tartufo d'Alba di qualità è un tartufo eccezionale dal gusto e dalle caratteristiche uniche e si riconosce per la sua scorza fine, liscia, talvolta vellutata il cui colore giallo chiaro può tendere all'ocra, al bianco rosato o addirittura al grigio. Questo colore dipende dalla specie di albero ai piedi del quale si è sviluppato. La sua polpa, percorsa da molteplici vene bianche, è in toni bianco crema che possono arrivare fino al rosa intenso o al nocciola. Il tartufo deve essere sodo perché il rammollimento indica che è stata superata la maturità ottimale per la degustazione. Le sue dimensioni variano molto: i più piccoli sono come noci mentre quelli medi hanno le dimensioni di una mela. Il suo peso medio è compreso tra 30 e 50 grammi ma può, eccezionalmente, superare il chilogrammo. L'odore del tartufo bianco, forte e tenace, può contenere note di miele, fiori di tiglio o fieno. Questo profumo molto aromatico supera quello di altri tartufi. A maturazione contiene componenti olfattive alliacee. I suoi aromi sono una sottile alleanza di leggerezza ed eleganza. Molte informazioni si trovano sul quotidiano on line La Voce di Alba
Una raccolta che richiede pazienza ed esperienza
Il periodo di raccolta del tartufo d'Alba dura all'incirca da settembre a dicembre. La data ufficiale di apertura della stagione è decisa dal Comune di Alba e dall'Associazione tartufai. Tuttavia, il tartufo bianco può essere commercializzato solo da ottobre. Nonostante la mania per questo fungo, la produzione è in costante calo dalla metà del 20° secolo. Due ragioni principali spiegano questo declino. Innanzitutto, la superficie delle tartufaie tende a ridursi perché ambite ad altri usi: la piantumazione di noccioleti e viti. Così, in 25 anni, il 33% delle tartufaie è scomparso. Poi le condizioni climatiche non sono più favorevoli come prima perché le precipitazioni diminuiscono. Di conseguenza, la produzione diminuisce drasticamente, rendendo il fungo ancora più raro e ambito.
Un ingrediente speciale per piatti gourmet
Il tartufo d'Alba può essere consumato solamente crudo, tagliato a fettine sottili o grattugiato a scaglie. Al naturale, si consuma sotto forma di striscioline adagiate delicatamente su fette di pane imburrato o su crostini. Grattugiato, si usa per esaltare risotti, polenta, gnocchi, uova strapazzate o un piatto di pasta, come le tradizionali tagliatelle. Il Tuber Magnatum si sposa armoniosamente con fondute di verdure, carpacci di manzo, foie gras, funghi porcini e capesante.
Dove acquistare tartufi bianchi di qualità?
Conosciamo i tempi di raccolta ed il periodo migliore per consumare il tartufo bianco, però non sempre sappiamo dove sia possibile acquistare tartufi bianchi freschi a maturazione ottimale e farseli portare direttamente a casa. Il web offre sicuramente grande scelta però è importante affidarsi solo a piattaforme certificate che garantiscano la qualità e l'origine del prodotto.