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Politica | 11 giugno 2022, 15:47

Sanremo: grido d'allarme della sinistra matuziana per la spiaggia libera dei tre Ponti

"Una striscia di sabbia da anni compressa sempre di più tra un muro reso pericolante dalle mareggiate invernali e un lembo di mar ligure maltrattato da una scarsa manutenzione del sistema fognario"

Sanremo: grido d'allarme della sinistra matuziana per la spiaggia libera dei tre Ponti

"Il ‘maquillage’ confuso con la salvaguardia. La spiaggia PUBBLICA dei ‘3 Ponti’ totalmente dimenticata. Probabilmente la manutenzione del bene pubblico per questa amministrazione si riduce ad una semplice opera di ristrutturazione di qualche metro di ringhiera". Ad intervenire con alcune riflessioni sono 4 partiti d'opposizione in Comune a Sanremo ((Rifondazione Comunista, Sanremo Insieme, Sinistra Italiana, Rete Sanremo Solidale).

"Quasi un km di spiaggia sta morendo - spiegano nel comunicato Olivari, Serafini, Panuti e Fassola -, la spiaggia dei ragazzi di allora come dei ragazzi di oggi. Una striscia di sabbia da anni compressa sempre di più tra un muro reso pericolante dalle mareggiate invernali e un lembo di mar ligure maltrattato da una scarsa manutenzione del sistema fognario. Uno specchio d'acqua dove i natanti estivi gettano l'ancora dopo una estenuante navigazione partita dal porto di Sanremo. Nel prossimo decennio si rischia che i nostri ragazzi vadano a crogiolarsi al sole, con precari equilibri, su taglienti scogli, senza alcun servizio e dove non sarà previsto alcuna assistenza balneare. Per i soliti benestanti le porte degli stabilimenti balneari privati saranno spalancate. Ma il rischio è ben più grave. Nel ben più ampio discorso della salvaguardia del territorio, occorre, e siamo già in netto ritardo, proteggere quel piccolo lembo di costa rimasto ancora pubblico. Occorrono barriere frangiflutti, per salvaguardare la spiaggia, la strada che è in costante movimento con danni alle condutture dell'acqua, ed aperture di voragini e di conseguenza la sovrastante pista ciclabile. Forse i costi potevano rientrare nell'affare, non per Sanremo, del porto vecchio. Il decisionismo incredibile di questa giunta, che in una notte con un manipolo di uomini, da moti carbonari, in poche ore ha deciso tale scelta scellerata, non assomiglia in nulla, per tempi e volontà, a quello nel salvaguardare i beni pubblici.

Carlo Olivari (Rifondazione Comunista), Lino Serafini (Sanremo Insieme), Pino Panuti (Sinistra Italiana), Davide Fassola (Rete Sanremo Solidale)".

C.S.

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