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Sanità | 24 maggio 2022, 18:06

Futuro dell’ospedale ‘Saint Charles’ di Bordighera, Toti: “Volontà e dovere di arrivare all’accordo con la ditta che si è aggiudicata il bando” (Video)

Il presidente è intervenuto oggi all’assemblea dei sindaci di Asl1. E sul punto nascite: “Sarà difficile averne due con Imperia”. Il Sindaco di Sanremo fermo sul fatto che debba tornare nella città dei fiori entro la primavera

Le immagini dalla sala giunta di palazzo Bellevue

Le immagini dalla sala giunta di palazzo Bellevue

Due anni di pandemia hanno complicato la situazione, ma la nostra volontà e dovere è di arrivare a un accordo con la ditta che si è aggiudicata il bando”. Con queste parole il presidente di Regione Liguria e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti ha risposto oggi all’assemblea dei sindaci di Asl1 che chiedeva chiarimenti in merito al futuro dell’ospedale ‘Saint Charles’ di Bordighera. “Stiamo negoziando e contiamo di arrivare a una soluzione - ha aggiunto Toti - se tutto andrà a buon fine l’ospedale migliorerà la sua offerta sanitaria. Siamo ottimisti per il futuro della sanità in Asl1 con il futuro ospedale unico e con una adeguata campagna di assunzioni”.

“La nostra volontà oltre che il nostro dovere giuridico è di arrivare ad un accordo con la consegna dell’ospedale al privato vincitore della gara, prima dell’approvazione del nuovo piano sociosanitario. Credo che siamo arrivati ad una discreta fase di avanzamento della trattativa con il privato e confido che riusciremo ad arrivare ad una soluzione. Se questi approfondimenti andranno a buon fine come immaginiamo, consegneremo l’ospedale al privato con l’offerta sanitaria che ne consegue”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti intervenuto oggi.

“Questo è un tema sema sensibile di discussione anche politica, assolutamente legittima – aggiunge l’assessore regionale - ma in questa fase ritengo che più lasciamo lavorare in serenità i professionisti più sarà probabile arrivare ad una soluzione. Voglio sottolineare che non c’è alcuna trattativa politica su questo, ma esclusivamente tecnica. Se, invece, la trattativa non dovesse andare a buon fine, nessuno immagini che la sanità pubblica possa fornire prestazioni analoghe a quelle previste da quel contratto, in particolare per la riapertura del pronto soccorso. In quel malaugurato caso, che speriamo non si realizzi, si dovrà aprire un dibattito prima tecnico e poi politico sulla sorte di quel nosocomio”. Tra i nodi affrontati, anche il punto nascite dell’ospedale di Sanremo: “Rimane ferma la volontà di riaprilo. A causa del covid – aggiunge il presidente della Regione – i lavori sono slittati di circa un trimestre, a settembre dovrebbe essere tutto pronto per i collaudi per procedere poi alla riapertura. Nelle more del collaudo ci muoveremo con l’Asl per reperire il personale necessario, che poi andrà a rafforzare l’hub dell’ospedale unico di Taggia dove saranno accorpati i presidi di Sanremo e Imperia”.

Il presidente ha ricordato alcuni temi strutturali, tra cui le difficoltà legate alla carenza di organico che “interessano l’80-90% degli ospedali del Paese. È un dato di contesto nazionale, non ligure, per cui serve una risposta di sistema”. Per quanto riguarda poi il Pnrr “Ci consentirà entro il 2026 di ridisegnare la sanità territoriale grazie anche alla realizzazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità, senza dimenticare le risorse ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria e per il rinnovo delle attrezzature”, sottolinea l’assessore regionale che ricorda anche i concorsi realizzati a livello regionale per l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 700 infermieri e 274 Oss (al netto del concorso dedicato per gli Oss in Asl5).

 

Un’ulteriore azione messa in campo da Regione riguarda la costituzione di Dipartimenti interaziendali in rete con i presidi ospedalieri delle Asl: “Oltre al progetto del Gaslini Liguria, sono partite alcune sperimentazioni come per l’ortopedia con la collaborazione tra il Galliera e l’Asl 4. Analoga iniziativa sarà realizzata per l’Urologia nel ponente”, ricorda il governatore. Sul tema delle liste d’attesa, infine: “Certamente 2 anni di pandemia, che non è ancora finita, non hanno facilitato il sistema ma voglio ringraziare i direttori generali per l’impegno che stanno mettendo in campo per traguardare l’obiettivo fissato di superare il livello di prestazioni pre-pandemia del 2019, sia per la chirurgia che per la diagnostica. Parallelamente – conclude - l’accreditamento di nuovi soggetti privati speriamo possa migliorare i tempi di attesa per alcune prestazioni”.

I sindaci hanno chiesto a Toti chiarimenti anche al ritorno del punto nascite di Sanremo. “Rimane la mia posizione e la voglia di ricostituirlo, ma resta il fatto che averne due con Imperia sarà difficile visto che ci sono circa mille nascite all’anno” ha risposto il presidente. Sul punto nascite è intervenuto anche il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri che ha chiesto rassicurazioni: “Sono moltissime le esigenze in chiave sanitaria, senza dimenticare il personale e i molti dipendenti che andranno in pensione. C’è bisogno di professionalità e risorse umane e, al Presidente ho chiesto quale è la strategia della Regione. Ho nuovamente proposto la possibilità di creare una foresteria per quei medici che potrebbero trasferirsi da noi. Sul ‘punto nascite’ ho ribadito che, nel 2016 in accordo con l’allora Dg Asl, abbiamo spostato Urologia a Imperia per spostare le nascite a Sanremo. Questo non è avvenuto perché la politica si è messa di traverso e, sia per gli investimenti fatti che per la zona baricentrica della città, ho ribadito che, su questo sarò particolarmente fermo”.

Un altro punto importante quello della quota pro capite: “L’Asl 1, rispetto alle altre siamo sotto soglia per le risorse che si ottengono e, per questo ho chiesto chiarimenti a breve. Vorrei anche capire meglio la collaborazione con il ‘Gaslini’ per la Pediatria. E’ stata un’occasione importante ma i problemi rimangono perché non possiamo aspettare l’ospedale unico. Dobbiamo capire come gestire la sanità nei prossimi anni con le strutture che ci sono”.

Per quanto riguarda Bordighera, con il Sindaco Ingenito abbiamo parlato del ‘Saint Charles’: “L’accordo con i privati è l’unico modo per continuare ad avere un ospedale aperto e funzionale con un Pronto Soccorso 24 ore su 24. Il Presidente ha confermato di andare avanti con tanto lavoro per portare a casa un risultato importante per tutti. Ora serve un incontro tra tecnici che possano valutare gli aspetti giuridici del contratto in modo da arrivare a una sottoscrizione conforme a quello che è il capitolato del bando di gara”.

Il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino ha sottolineato il ruolo cruciale dell'ospedale di Bordighera per il comprensorio: “È fondamentale che si arrivi a una soluzione, c'è anche il Palasalute per andare incontro alle esigenze del pubblico e ci auguriamo che questo tassello venga sistemato al più presto”.

Centrale anche l'emergenza medici di famiglia portata all'attenzione di Toti dal presidente dell'ordine dei medici della provincia di Imperia Francesco Alberti che non ha fatto giri di parole: “In provincia la situazione è particolarmente critica”.

 

Pietro Zampedroni - Carlo Alessi

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