“Fino al 30 settembre 2022, a tutti gli utenti del servizio idrico integrato, si ordina un uso estremamente accorto dell'acqua fornita dall'acquedotto pubblico e di impiegare l'acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico- sanitari consentiti e la chiusura di tutte le fontane pubbliche” lo si legge in una ordinanza a firma del sindaco di Dolcedo Giovanni Danio.
“Considerato – è la premessa - che la stagione estiva e la situazione di perdurante assenza di precipitazioni impongono il rigoroso contenimento del consumo dell'acqua potabile e la sua limitazione agli usi consentiti dalle condizioni generali e speciali dei contralti di somministrazione, al fine di migliorare la resistenza e la resilienza del sistema di approvvigionamento e di amministrare al meglio la risorsa in vista di possibili situazioni emergenziali che potrebbero crearsi a seguito di un prolungamento della attuale crisi idrica, viene, quindi vietato l'impiego di acqua potabile per le seguenti attività: irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati, lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio domestico di veicoli a motore, riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di ricircolo dell'acqua, riempimento di piscine; e per qualunque altro uso che non sia quello alimentare e/o igienico sanitario".
"L'effettuazione delle attività di cui sopra è consentito solo in presenza e a fronte dell'utilizzo di pozzo privato adibito all'esercizio delle stesse attività; per le sole piscine è consentito altresì il riempimento delle stesse tramite fornitura di acqua da cisterne debitamente documentato”.
"Si invitano, poi, tutti i cittadini ad adottare tutti gli accorgimenti finalizzati al risparmio di acqua quali ad esempio: riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, installare sui rubinetti dispositivi frangigetto che, mescolando l'acqua con l'aria, consentono di risparmiare risorsa idrica pur disponendo di un flusso di agevole impiego; utilizzare- l'acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante; impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico; preferire la doccia al bagno, avendo cura in particolare di non far scorrere acqua mentre ci si insapona; non far scorrere in modo continuo l'acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba”.
L'inottemperanza alle prescrizioni dell’ordinanza comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.