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Attualità | 19 maggio 2022, 08:20

Dopo il viaggio del 'Centoporte' il Fondo per l’Ambiente Italiano per la rinascita della Ferrovia delle Meraviglie

Il treno ha accolto e trasportato alcune centinaia di viaggiatori, tra cui numerosi iscritti e rappresentanti regionali e locali del FAI e dell'Associazione Biancheri, dirigenti della Fondazione FS e alcuni importanti politici regionali e amministratori locali del Ponente ligure e della Région Sud francese

Dopo il viaggio del 'Centoporte' il Fondo per l’Ambiente Italiano per la rinascita della Ferrovia delle Meraviglie

Un viaggio storico per un treno storico: questo è stato il viaggio del Treno di Biancheri, il treno 'Centoporte' che, sabato scorso è partito alle 9,55 da Ventimiglia per raggiungere Cuneo alle 12,40 (con fermate a Breil sul Roia, Tenda, Limone Piemonte), percorrendo la linea ferroviaria della val Roya, interamente ripristinata dopo le devastazioni subite dalla tempesta Alex del 2 e 3 ottobre 2020.

Il viaggio rientrava nel progetto europeo Alpimed-Mobil, programma europeo di collaborazione tra Italia e Francia, una collaborazione che è stata recentemente rinforzata e ufficializzata col Trattato del Quirinale firmato il 26 novembre 2021 dal Presidente francese Emmanuel Macron e dal Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Mario Draghi.

Il treno ha accolto e trasportato alcune centinaia di viaggiatori, tra cui numerosi iscritti e rappresentanti regionali e locali del FAI e dell'Associazione Biancheri, dirigenti della Fondazione FS e alcuni importanti politici regionali e amministratori locali del Ponente ligure e della Région Sud francese, che sono stati accolti dai loro colleghi piemontesi all'arrivo a Cuneo. Il treno è stato intitolato al ventimigliese Giuseppe Biancheri, che fu presidente della Camera dei deputati del Regno d'Italia negli ultimi decenni del XIX secolo ma soprattutto fu colui che volle, volle, fortissimamente volle la costruzione di questa linea ferroviaria che unì il Piemonte - e tramite esso l'intera Europa centrale - con la Riviera dei Fiori e, nel suo ramo nizzardo, con la Costa Azzurra.

Questa meraviglia dell'ingegneria ferroviaria percorre una delle valli più spettacolari e selvagge dell'intero arco alpino ma la sua realizzazione fu lunga e faticosa, ricca di intoppi e rallentamenti e la linea fu inaugurata soltanto nel 1928. Non era ancora maggiorenne quando venne semidistrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e si dovette attendere fino al 1979 per rivedere i treni percorrere i suoi ponti spettacolari e le sue gallerie elicoidali. In effetti la sua ripartenza non è stata facile né esente da problemi e timori, ci furono tempi in cui alti dirigenti delle Ferrovie dello Stato non ebbero vergogna nel definire "un ramo secco" questa linea.

I rappresentanti del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano hanno evidenziato il forte contributo alla recente rinascita di questa linea ferroviaria dato dal FAI a partire dal 2013 quando, su iniziativa della Delegazione FAI di Imperia, con la collaborazione della Delegazione  di Cuneo, si riunirono a Tenda tutti i rappresentanti delle associazioni e tutti i sindaci interessati per lanciare una raccolta di firme e invio di cartoline all’allora Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi (nel giro di 3 mesi se ne raccolsero più di 12.000), successivamente si mosse anche l'allora Presidente del FAI Andrea Carandini che si rivolse direttamente al Ministro perorando lo sviluppo della linea ed evidenziando la sua importanza locale e internazionale. La richiesta venne favorevolmente accolta dal Ministro dando la notizia dello stanziamento di 29 milioni di euro per la messa a norma della ferrovia.

Più recentemente la “Ferrovia delle Meraviglie” si è classificata al primo posto del decimo Censimento dei Luoghi del Cuore del 2020, ottenendo più di 75.000 voti, evidente dimostrazione dell'interesse e dell'affetto che riscuote sia tra chi vive nei territori da essa attraversati sia tra chi abita altrove ma ha avuto la fortuna di conoscerla.

Ora, con il premio dedicato al primo classificato, il FAI torna a lavorare sui “binari” che più gli si attagliano: quelli della cultura. Il racconto che rende onore alla “Ferrovia delle Meraviglie”, alla sua storia, alla sua geniale realizzazione, alla sua bellezza e all’eccezionale paesaggio che sfida tutti i giorni sarà il grande dono dei Luoghi del Cuore. Uno straordinario filmato da poter visualizzare nelle stazioni italiane e francesi allineate lungo il tracciato e in due sale appositamente dedicate a Ventimiglia e Cuneo, che potranno essere realizzate solo con la forte collaborazione delle amministrazioni e degli enti che verranno coinvolti. Un racconto che lascerà il segno e che ancora una volta dimostrerà che anche la Ferrovia delle Meraviglie, come ogni Luogo del Cuore, è un tutt’uno di territori e di persone.

Vero che in occasioni come questa è facile ascoltare abbondanza di belle parole che non sempre sono destinate a trasformarsi in fatti ma questo viaggio è stato un'ottima occasione di incontro, scambio e interazione per amministratori e tecnici liguri, francesi e piemontesi e l'incontro diretto, vis-à-vis tra le persone, è sempre un buon punto di partenza per trasformare i buoni propositi in buone opere. Assodato che questa ferrovia è tornata ad essere quel "ramo verde" che in realtà è sempre stata, che è un esempio "dell'Europa che ha successo", nessuno tra tecnici e politici ha nascosto le difficoltà che ancora esistono e il lavoro che è ancora necessario per ridare alla Ferrovia delle Meraviglie l'importanza internazionale di ampio respiro in senso pubblico, commerciale e turistico che ebbe nelle intuizioni del deputato Biancheri e di coloro che la progettarono e le costruirono.

L’attenzione rinnovata dei media prima e delle amministrazioni dopo è la risposta che si aspettava per aver puntato i riflettori in modo così eclatante su questo bene. Ora il testimone passa a chi amministra i territori e a chi gestisce i rapporti interregionali e internazionali che rappresentano la complessità della lotta per la sopravvivenza della linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza.

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