Questa mattina dalla stazione di Ventimiglia è partito "il treno di Biancheri" il famoso treno storico "Centoporte" che prende il nome dal presidente emerito della Camera dei Deputati, il ventimigliese Giuseppe Biancheri. Fu lui infatti a contribuire alla realizzazione della Nizza - Ventimiglia - Cuneo.
Oggi a distanza di tanti anni il convoglio è stato scelto per festeggiare la riapertura della gloriosa tratta. L'iniziativa rientra nel progetto ALPIMED MOBIL, finanziato dal programma europeo di Cooperazione Italia-Francia ALCOTRA. Tantissime le persone che si sono presentate a Ventimiglia per questo momento importantissimo per la città di confine. In prima linea sul binario d'arrivo c'era il presidente della Provincia Claudio Scajola, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino accompagnato del presidente del consiglio comunale Andrea Spinosi e dal vicesindaco Simone Bertolucci ma anche l'on. Flavio di Muro, l'assessore regionale Gianni Berrino e i consiglieri regionali Enrico Ioculano e Veronica Russo.
Un viaggio sui binari del tempo attraverso terre dall'indescrivibile bellezza, percorrendo la storia con in tasca un biglietto di emozioni che non ha scadenza. Emozioni che restano impresse per sempre scolpite nella memoria del viaggiatore. Fra profumi e paesaggi mozzafiato a cavallo fra Italia e Francia, su uno dei convogli simbolo della locomozione ferroviaria italiana, ispirato alle diligenze dei primi del Novecento e caratterizzato da interni interamente in legno che restituiscono subito l’atmosfera dei viaggi di una volta, un treno concesso al pubblico solo per eventi speciali.
Partenza alle 9.55 per 'Il treno di Biancheri' con fermate nelle stazioni di Breil Sur Roya alle ore 10.38, a Tenda alle ore 11.38, a Limone Piemonte alle 12.07 e arrivo in stazione a Cuneo alle ore 12.40. Il convoglio storico ripartirà alle ore 16 e si fermerà nelle stesse località. L'arrivo a Ventimiglia è previsto per stasera, alle 19.
Tante sono le porte su ogni lato del treno, quante sono le persone che questo mezzo unico ha ospitato a bordo: da ufficiali, a comandanti fino ad arrivare a infermieri e medici durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le carrozze vennero utilizzate come ausilio per i feriti di guerra. Una testimonianza storica itinerante che ancora dice la sua, preziosissima opportunità per rivivere toccando con mano periodi lontani, un treno centenario che corre sospeso fra le dimensioni temporali. Un'esperienza irripetibile di straordinario valore, fascino e significato.
Oggi di treni con queste caratteristiche rimangono solo pochi esemplari in Italia e sono considerati dei veri e propri gioielli nella storia del trasporto passeggeri, venendo concessi al pubblico solo per occasioni speciali.