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Attualità | 02 maggio 2022, 11:01

Diocesi Ventimiglia-Sanremo: per tre anni stop a Padrini e Madrine per Battesimi e Cresime

La decisione del Vescovo Suetta. Il Decreto non verrà applicato solo al caso specifico del Battesimo dei bambini affidati o dati in adozione a persone dello stesso sesso unite di fatto o civilmente.

Diocesi Ventimiglia-Sanremo: per tre anni stop a Padrini e Madrine per Battesimi e Cresime

Il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo ha emanato un decreto, nel quale sospende, per tre anni la presenza dei Padrini e delle Madrine, nella celebrazione dei Sacramenti del Battesimo e della Cresima.

Il Decreto non verrà applicato solo al caso specifico del Battesimo dei bambini affidati o dati in adozione a persone dello stesso sesso unite di fatto o civilmente. In questo caso restano in vigore le disposizioni precedenti mentre il decreto di sospensione entrerà in vigore il prossimo 1° giugno.

I Parroci che, predisponendo la celebrazione di Battesimi o Cresime per il trimestre 1° giugno - 31 agosto avessero già definito la presenza di padrini e madrine idonei, potranno mantenerli limitatamente a questo periodo di transizione normativa. Dal 1° settembre la norma non avrà nessuna eccezione.

Il Vescovo, Mons. Suetta, ha evidenziato come la secolare tradizione della Chiesa vuole che padrino o madrina accompagnino il battezzando o il cresimando perché gli siano di aiuto nel cammino di fede. Ad esigere la presenza dei padrini non è la celebrazione in quanto tale, ma la crescita nella fede del battezzando o del cresimando, per cui essi dovranno essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana. Il loro compito è una vera funzione ecclesiale. “Considerato che – dice il Vescovo - nell'odierno contesto socio-ecclesiale la presenza dei padrini e delle madrine risulta spesso una sorta di adempimento formale o di consuetudine sociale, in cui rimane ben poco visibile la dimensione della fede. Considerato che la situazione familiare complessa e irregolare di tante persone proposte per assolvere questo compito rende la questione ancora più delicata e visto che il Codice di Diritto Canonico non prescrive l'obbligatorietà, ho deciso che, dal 1° settembre, non verranno più accettati Padrini e Madrine”.

Carlo Alessi

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